Ue. May presenta le proposte per i cittadini europei residenti, ma per Juncker ‘non basta’

di Guido Keller

Il capo della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha affermato che le proposte sui cittadini europei che vivono in Gran Bretagna formulate ieri dalla premier britannica Theresa May rappresentano “un primo passo ma non basta”. Juncker lo ha affermato entrando al secondo giorno di Consiglio europeo, gelando May sui cinque punti presentati, ovvero:
– nessun cittadino europeo attualmente residente in modo regolare nel territorio britannico dovrà lasciare il paese;
– ai residenti da cinque anni sarà consentito l’accesso ai benefici dei britannici, cioè sanità, scuola, sistema sociale e pensioni. Ai cittadini europei che arriveranno entro la Brexit effettiva sarà data la possibilità di restare in Gran Bretagna per i 5 anni;
– a tutti i cittadini europei saranno garantiti i diritti previsti dalla legislazione Ue fino alla data di uscita della Brexit;
– verrà previsto un periodo di due anni per chi, europeo, arriverà sul territorio britannico al fine di regolarizzare la sua posizione;
– verranno velocizzate le procedure di regolarizzazione (o espulsione) attraverso la digitalizzazione.
Tutte le misure dovranno essere simmetriche, ma ancora non vi è stata la risposta dei Ventisette e della Commissione, dove le proposte di May non sono state accolte con entusiasmo.