Afghanistan. Strage al corteo funebre del figlio del vicepresidente del Senato. Condanna di Alfano

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Ancora un attentato a Kabul, in Afghanistan, a distanza di pochi giorni da quello presso il quartiere delle ambasciate costato la vita a 90 persone: ad essere obiettivo dei terroristi è stata oggi una cerimonia funebre, dove tre esplosioni hanno ucciso 18 persone al passaggio del corteo con il defunto, figlio questo del vicepresidente del Senato, Alam Ezidyar, ucciso ieri nei disordini antigovernativi avvenuti nella capitale afghana.
Il premier facente funzione, Abdullah Abdullah, che era presente alla cerimonia, è rimasto illeso, come pure alcuni esponenti del gabinetto e del mondo politico in generale.
I disordini nella capitale afgana sono scoppiati a seguito del primo attentato e negli scontri sono rimaste uccise 5 persone, tra cui appunto il figlio del vicepresidente del Senato: i manifestanti chiedono le dimissioni del governo a causa del grave stato di insicurezza che si è venuto a creare nel paese.
Anche in quest’occasione, com’era stato per la strage al quartiere delle ambasciate, i talebani hanno dichiarato di non essere responsabili dell’accaduto: l’attentato è quasi certamente riconducibile all’Isis, che sta cercando di radicarsi nel paese combattendo governo e talebani stessi. Tuttavia il portavoce dei manifestanti, Zabihullah Mujahid, ha insistito che della strage non va incolpato “l’Emirato” (l’Isis), bensì che i responsabili fanno ricercati tra gli “screzi interni fra nemici”.
Con una nota il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha dichiarato che “Ancora una volta, esprimo ferma condanna per il nuovo, vile attentato compiuto oggi a Kabul, ancora più deprecabile perché sferrato proprio durante la cerimonia funebre del figlio del vicepresidente del Senato. La triplice esplosione di oggi segue di pochi giorni l’altro violento attentato terroristico che ha causato oltre 90 vittime e centinaia di feriti nella stessa capitale. L’Italia è vicina ai familiari delle vittime nel loro momento di dolore e al popolo e al governo dell’Afghanistan. In particolare, sono vicino al coordinatore dell’Esecutivo, Abdullah Abdullah, e ai suoi collaboratori, presenti oggi sul luogo dell’attentato: l’Italia è al vostro fianco e continua a sostenervi”.