Albania. Le potenzialità industriali e le partnership italiane

di Domenico Letizia

Quasi duecento aziende, di cui 35 nell’ambito della seconda edizione del Piano Export Sud, 14 tra Associazioni Industriali di Categoria e Istituzioni pubbliche, tre Banche, per un totale di oltre 346 partecipanti. Questi i numeri della prima missione imprenditoriale in Albania conclusasi a Tirana. Un’iniziativa a carattere plurisettoriale promossa dai Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e organizzata da Agenzia ICE, Confindustria, ABI, Alleanza delle Cooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Rete Imprese Italia e Unioncamere. L’obiettivo della missione, guidata da Ivan Scalfarotto, è stato quello di incentivare ulteriormente la già corposa cooperazione economica tra i due paesi e approfondire le opportunità commerciali e di investimento per le imprese italiane, con particolare attenzione a tre settori prioritari: Agroindustria, Energia e Infrastrutture. Il paese delle aquile rappresenta per l’Italia un mercato di forte e radicata presenza economica, sia in termini di interscambio commerciale che di investimenti. Insieme a Kosovo e Macedonia, l’Albania è beneficiaria di un’articolata serie di strumenti finanziari bilaterali, europei e internazionali dai quali è possibile coltivare interessanti opportunità per le nostre imprese. Esempi pragmatici di sviluppo che sono già presenti in Albania. Dopo la partecipazione alla missione di sistema, la società italo albanese Italian Network, avendo una radicata conoscenza delle opportunità sul territorio, ha organizzato per alcuni imprenditori italiani, una visita alle eccellenze e innovazioni albanesi presenti nel paese. Interessante scoperta è stata la visita di uno stabilimento albanese, alle porte della capitale albanese, ove si producono profili in alluminio per applicazioni e costruzione di porte, finestre e sistemi di facciata per strutture. La produzione parte dalla fusione dell’alluminio in barre, anche riciclato dalla raccolta differenziata. Lo stabilimento si presenta come fornitore leader di accessori per la costruzione e l’assemblaggio di porte e finestre in alluminio. Inoltre, all’interno della struttura industriale sono presenti due forni per la verniciatura, una chicca tra le ultime novità tecnologiche. Nel corso dell’ultimo anno lo stabilimento ha completato l’installazione di un macchinario per la verniciatura a polvere, realizzando una produzione completamente automatica, con una capacità di 2200 tonnellate all’anno. Tali prodotti risultano essere essenziali per lo sviluppo del paese, poiché vi sono ottime possibilità di inserimento per i fornitori italiani di macchine ed impianti relativi al settore metalmeccanico, meccatronico, edilizio e agroalimentare con particolare riferimento agli impianti ad alto contenuto tecnologico per la lavorazione, trasformazione e conservazione dei prodotti animali e vegetali. Lo stabilimento industriale è noto a Tirana anche per la fornitura di componenti in alluminio per una nota casa automobilistica francese, specializzata nella produzione di auto elettriche. L’azienda a marzo avvierà anche la produzione di profili e componenti in PVC, avendo implementato questo nuovo processo e investito in una linea produttiva all’avanguardia. Gli imprenditori italiani presenti hanno prestato attenzione e interesse a tutto il processo industriale della struttura, soprattutto, per i vantaggi legati alla tecnologia dei prodotti, ai costi competitivi e alla qualità del materiale.