Armenia. Si dimette a seguito delle proteste il premier – padrone Serzh Sargsyan

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A seguito di numerosi giorni di proteste si ê dimesso il premier armeno Serzh Sargsyan, uomo forte e immutabile di un paese che deve fare i conti fra povertà e crisi sociale. La folla ha manifestato contro di lui in quanto aveva approfittato della trasformazione del sistema politico-istituzionale da presidenziale a parlamentare per rimanete al potere, un cambiamento da lui voluto. Tuttavia il filo-russo Sargsyan è al potere da sempre in Armenia, basti pensare che nel 1990 era soviet supremo, poi più volte ministro, nel 2007 premier per un anno per poi essere per due decenni presidente della Repubblica (presidenziale) e per poco (5 giorni) premier della Repubblica parlamentare.
Nelle ultime ore alla folla che manifestava, con tanto di scontri e di feriti, si erano uniti persino militari e poliziotti, e dopo le dimissioni è stato rilasciato il leader della protesta, il deputato Nikol Pachinian, del Partito civile.
L’Armenia è un paese legato a doppio filo alla Russia, anche per le importazioni di uranio che permettono il funzionamento della sgangherata centrale nucleare di Metsamor: 3 milioni di abitanti, il Pil pro capite è di 3.040 dollari (Ppa 6.100).