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La polizia italiana ha provveduto ad arrestare sabato a Ferrara il 25enne tunisino Anis Hannachi, fratello di quell’Ahmed che il 1 ottobre ha accoltellato e ucciso due giovani donne alla stazione Saint-Charles di Marsiglia nel quadro di una sospetta azione terroristica, prima di venire a sua volta freddato dagli agenti.
Su Anis Annachi, come pure su altri parenti, pendeva un mandato di cattura europeo spiccato dalla procura francese in quanto si ritiene che fosse stato lui ad indottrinare il fratello: come ha spiegato in conferenza stampa presso il Viminale il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti, “Anis è un foreign fighter sbarcato in Italia a Favignana nel 2014. È stato respinto ed è andato in Siria ad addestrarsi, poi è tornato in Francia. La prima traccia certa in Italia è del 4 ottobre in Liguria, ma i francesi lo segnalano già il 3 ottobre e non escludono che fosse arrivato il 27 settembre”.
II direttore dell’Antiterrorismo Lamberto Giannini ha spiegato che il soggetto non era segnalato come radicalizzato, e che “Sono stati i colleghi a segnalarcelo come combattente della jihad nel contesto siro-iracheno”.
Si tratta ora da verificare il grado del coinvolgimento di Anis Annachi nell’attacco di Marsiglia.
