Austria. Kurz in vantaggio, punta a fermare l’immigrazione

di Elisabetta Corsi

Il 15 ottobre sarà la volta delle elezioni in Austria per eleggere il nuovo cancelliere e quindi il nuovo parlamento. Anche in questo Paese tirano venti abbastanza xenofobi e populisti come nel resto d’Europa.
Il più quotato nei sondaggi viene dato con 33 punti: si tratta del 31enne leader del partito popolare, Sebastian Kurz, in vantaggio sul socialdemocratico cancelliere uscente Christian Kern e sull’ultranazionalista Heinz-Christian Strache. Il giovane Kurz è già ministro degli Affari Esteri dal 2013 e ha preso in mano le redini del partito popolare portandolo in alto nei sondaggi. Questo risultato è dato anche dal fatto che nei riguardi degli immigrati si sono posti in profonda discordia con i precedenti popolari, arrivando a proporre di limitare le prestazioni sociali addirittura ai cittadini dell’Unione Europea. Questa metamorfosi ha portato anche a un cambiamento nel colore del partito, abbandonando il nero per il turchese.
Il giovane Kurz è stato definito il “Macron austriaco” e si è imposto subito come rinnovatore, ha portato le sue regole al partito e si è fatto eleggere all’unanimità, ma – cosa importante per un politico – ha capito i tasti da toccare per convincere i propri cittadini a votarlo. In particolare, per il problema dell’immigrazione vuole regole più stringenti, oltre a rinegoziare gli accordi con Bruxelles per l’accoglienza ai rifugiati. Una cosa è sicura, Kurz non vuole più allearsi con i socialdemocratici per formare il governo ma creare un governo di minoranza solo con i popolari e quindi rimarcare ancora una volta la sua estraneità all’establishment, tipico dei populisti che vogliono mostrarsi come candidati contro il sistema.
Una cosa sicura è che Strache, con il suo Partito della Libertà, ci sarà e bisognerà farne i conti; tra l’altro sia Kurz che il cancelliere Kern sono più che propensi a un accordo con l’ultradestra. Sicuramente non una bella situazione per i profughi e per i rapporti dell’Austria con l’Unione Europea che in uno scenario simile sarebbero molto difficili.
Chi è Sebastian Kurz?
Kurz, figlio di un ingegnere e di un’insegnante, è entrato presto nella macchina politica. Studia legge ma non si laurea per continuare la carriera politica e a soli 24 anni è già sottosegretario, a 28 anni ministro degli Esteri. Quello che potrebbe essere il più giovane leader europeo a soli 31 anni, quindi ancora più giovane dell’attuale presidente francese, Macron.
Le sue idee sono chiare: rimandare a casa tutti gli immigrati e portare a zero l’immigrazione in Austria, oltre a mandare l’esercito alle frontiere dell’Unione Europea. Un altro suo impegno è di voler aiutare i migranti a casa loro tramite un blocco della rotta mediterranea. Da non dimenticare la sua vena patriottica e la volontà di portare l’Austria a contare di più in Europa.
Insomma niente di nuovo, i temi sono sempre gli stessi nell’ultimo periodo, triti e ritriti, che però fanno sempre breccia nelle persone e non fanno presagire nulla di buono.