Belgio. Catalogna: libertà vigilata per Puigdemont e i suoi

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Libertà vigilata per l’ex presidente della Generalitat catalana Carles Puigdemont e per i quattro assessori che si sono rifugiati con lui in Belgio al fine di sfuggire all’arresto in Spagna a seguito della proclamazione dell’indipendenza della Catalogna: lo ha deciso il giudice istruttore incaricato di esaminare il mandato di arresto europeo spiccato dalle autorità di Madrid, ma già nella mattinata di ieri i cinque si erano presentati alla polizia giudiziaria di Bruxelles per mettersi a disposizione delle autorità del Belgio.
Gli assessori che si trovano nel paese nordeuropeo con Puigdemond sono Clara Ponsatì (Istruzione), Antoni Comin (Salute), Lluis Puig (Cultura) e Meritxell Serret Agricoltura), mentre in Spagna sono finiti dietro le sbarre per il pericolo di fuga e di inquinamento delle prove il vicepresidente catalano Oriol Junqueras, Joaquim Forn, Jordi Turull, Raul Romeva, Josep Rull, Carlesd Mundò, Dolors Bassa e Meritxell Borras; resta ibero Santi Vila, che si era dimesso dalla sua carica il giorno prima della proclamazione dell’indipendenza.
Il giudice istruttore è chiamato a pronunciarsi sull’estradizione di Puigdemont e dei suoi per reati che non sono previsti nel codice penale del paese, ma è palese che il rifiuto di Bruxelles a consegnare i cinque catalani potrebbe innescare una crisi diplomatica tra la Spagna e il Belgio, due paesi membri dell’Unione Europea. Era stato per questo motivo che il ministro fiammingo (e indipendentista) dell’Asilo e della Migrazione Theo Francken aveva suggerito a Puigdemont di riparare nel suo paese.