Brasile. Il Senato approva l’austerity, proteste. Primi guai per Temer

Notizie Geopolitiche –

brasile-scontriManifestazioni e proteste violente si sono verificate in Brasile dopo che il Senato ha approvato in prima lettura un programma di lacrime e sangue per rimettere a posto i conti dello Stato passando anche attraverso un congelamento della spesa per vent’anni.
Gli scontri più cruenti tra i manifestanti e la polizia, che è ricorsa a granate stordenti e a gas lacrimogeni, si sono avuti proprio a Brasilia, fuori dal palazzo del Senato, ma il malumore è diffuso fra tutte le classi sociali, poiché appare evidente che il programma di austerità potrà aggravare ulteriormente le condizioni di interi strati della popolazione che soffrono già per una profonda recessione.
I brasiliani sono ormai all’esasperazione, costretti a stringere la cinghia in una realtà dove gli scandali legati alla corruzione hanno interessato le massime cariche dello Stato, fino ad arrivare all’impeachment e quindi alla destituzione della presidente Dilma Rousseff. Questa era arrivata a truccare i conti dello Stato per far vedere in campagna elettorale un andamento dell’economia che non c’era, ma il suo nome era rimasto impigliato nello scandalo Petrobras, dove sono girate tangenti a nove zeri.
In un quadro dove il 30 per cento dei parlamentari sono indagati, è ora il successore della Rousseff, Michael Temer, a correre il rischio impeachment: il ministro dei Rapporti con il Parlamento Viera Lima avrebbe, stando alle accuse, fatto pressioni sul ministro della Cultura Marcelo Calero per l’approvazione della costruzione di un complesso residenziale di lusso in una zona protetta di Salvador de Bahia; su Calero vi sono state anche le pressioni dello stesso Temer, ma il ministro ha registrato di nascosto la conversazione con il presidente, la quale ora è al vaglio della magistratura.
Temer era leader del Pmdb, partito alleato di Rousseff fino agli inizi di quest’anno, ma poi il politico aveva ritirato il suo partito dalla maggioranza; anche lui è indagato per l’affaire Petrobras.