Brasile. Scandalo corruzione: è il presidente Temer ora a temere l’impeachment

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Aveva preso in settembre il posto della destituita Dilma Roussef, l’ex leader del Pmdb Michel Temer, anche se già allora si sapeva di indagini a suo carico in una realtà, quella brasiliana, dove il 30 per cento dei parlamentari è o indagato o condannato con pena sospesa.
Fatto sta che oggi l’edizione on line del quotidiano Oglobo ha aperto il vaso di Pandora svelando retroscena imbarazzanti, per cui anche il presidente in carica, appunto Temer, rischia ora l’impeachment.
Il procuratore generale sarebbe infatti in possesso di una registrazione consegnatagli dai fratelli Joesley e Wesley Batista, imprenditori del settore delle carni (22 filiali nel mondo) in cui Temer risulterebbe aver comprato il silenzio del suo vice nel partito, Eduardo Cunha, in carcere da ottobre.
La registrazione del dialogo tra gli imprenditori e il capo dello Stato risale al 7 marzo in occasione del loro incontro ufficioso presso il palazzo presidenziale Jaburu: uno dei fratelli Batista aveva con sé, oltre al registratore, una valigetta contenente 500 mila reais (circa 150 mila euro), prima tranche di una tangente che sarebbe diventata settimanale per 20 anni e che sarebbe servita per pagare il silenzio di Cunha, mentre i due imprenditori si sarebbero assicurati la protezione del presidente in merito all’inchiesta in corso sulle forniture di carni. Una cifra simile a quella data a Cunha sarebbe stata poi consegnata anche al mediatore Lúcio Funaro, il tutto filmato dagli inquirenti.
La notizia è arrivata in Senato mentre era in corso una seduta plenaria e lì è iniziata una bagarre, con l’opposizione che ha chiesto le dimissioni di Temer. Questi, commentando ai suoi collaboratori che “Sto vivendo il peggior momento della mia vita”, ha fatto sapere l’intenzione di non voler rassegnare le dimissioni.