Centrafrica. Riprendono le violenze a Bria

di Tiziana Cauli e Sara Maresca *

BANGUI. Il 19 giugno è stato firmato un nuovo accordo di pace fra il governo della Repubblica Centrafricana e diversi gruppi politico-militari attivi nel paese, ma Medici Senza Frontiere si trova davanti ad una realtà molto diversa sul campo: ieri mattina sono ricominciati gli scontri a Bria, città nella zona est del paese.
“Una violenta sparatoria è iniziata alla sei del mattino. Alle 9.30 avevamo già ricevuto 35 feriti in ospedale, molti dei quali con ferita d’arma da fuoco” ha dichiarato Mumuza Muhindo Musubaho, coordinatore del progetto MSF a Bria. Un’ambulanza di MSF è giunta nel quartiere colpito dal combattimento per trasportare i feriti all’ospedale.
Le equipe di MSF a Bangassou e Alindao riferiscono anche di una sparatoria nella prima mattinata. Lo stato di sicurezza nel paese resta estremamente precario. I donatori istituzionali si sono incontrati ieri a Bangui per discutere lo stanziamento di fondi per un intervento umanitario nel paese. Nonostante le attività di MSF nella Repubblica Centrafricana siano finanziate da donatori privati, MSF ribadisce il bisogno di aumentare, ora più che mai, l’invio di aiuti umanitari d’emergenza nel paese, e il finanziamento da parte di altri attori disponibili.
MSF è un’organizzazione medico umanitaria che lavora nella Repubblica Centrafricana dal 1997 e fornisce assistenza medica a tutti coloro che ne hanno bisogno in tutto il paese. MSF è un’ organizzazione neutrale, indipendente e imparziale che lavora in CAR con fondi privati. Il rispetto da parte dei gruppi armati delle strutture mediche, dello staff, dei pazienti, dei servizi di ambulanza, è fondamentale per permettere il lavoro di MSF nel paese.

* Ufficio Stampa di Medici Senza Frontiere.