Cile. Abusi su minori e omertà, il papa licenzia tre vescovi

di Elisabetta Corsi

Dopo le dimissioni in massa dei vescovi cileni, sono arrivate le prime decisioni di Papa Francesco a seguito dello scandalo per gli abusi su minori scoppiato in Cile e che ha messo in crisi la Chiesa stessa.
Sono tre i vescovi di cui il pontefice ha accettato le dimissioni, ovvero l’arcivescovo di Puerto, Crìstian Caro Cordero, il vescovo di Valparaìso, Gonzalo Duarte Garcìa de Cortazar e del vescovo di Osorno, Juan Barros, questi noto per essere uno dei collaboratori di padre Fernando Karadima, uno dei maggiori imputati per il caso di abusi sui minori e condannato per tale motivo. Barros avrebbe taciuto e quindi resosi complice delle azioni di Karadima, anche se lui si è sempre dichiarato innocente. I vescovi dimissionari hanno chiesto scusa per le loro omissioni e le loro limitazioni nel svolgere il loro servizio.
Nel frattempo sono partiti per il Cile l’arcivescovo maltese Charles Scicluna, esperto di inchieste sugli abusi di minori da parte di ecclesiastici, e un prelato monsignore catalano della Congregazione per la Dottrina della fede, padre Jordi Bertomeu, entrambi inviati dal Vaticano per far luce sul caso e non per la prima volta. Secondo la stampa cilena con questa nuova missione sarebbe stato predisposto un ufficio dal Vaticano per denunciare gli abusi compiuti da religiosi, situato rpesso l’Opera Missionaria Pontificia. Ciò per permettere alla Chiesa di essere direttamente sul luogo dei fatti e quindi nelle provincie senza dover intervenire direttamente da Roma, con assistenza sia tecnica che legale alle vittime di abusi. Un altro obiettivo di questa nuova missione è portare le scuse del pontefice a tutte quelle persone che hanno subito abusi in questi anni da parte di religiosi e prelati.
Alla guida di Osorno è stato nominato Jorge Enrique Conchua Cayuqueo, dei Frati minori e dal 2015 vescovo ausiliare di Santiago, che avrà un compito non facile nel risanare la situazione nel arcivescovato. Per le altre due sedi vacanti e fino a nuova decisione della Santa Sede sono stati nominati Ricardo Morales Galindo, che con i suoi 45 anni è uno dei più giovani prelati della diocesi ed è amministratore apostolico di Puerto Montt e appartenente all’Ordine di Santa Maria della Mercede, mentre per Valparaiso è stato scelto Pedro Ossandon, ex vescovo ausiliare di Santiago.
Una vittoria anche per i numerosi fedeli che da anni richiedevano la rimozione di Barros tramite la creazione di un’associazione dal nome “Organizacion de Laicos y Laicas de Osorno”, ma anche per le vittime che commentano la decisione del papa sostenendo che “La banda dei vescovi delinquenti oggi inizia a disintegrarsi”. Un lavoro quello di ricerca della verità e della giustizia per le vittime che non deve terminare.