Cina. Meeting con i partiti del comunismo filocinese: ‘la condivisione per un mondo migliore’

di Francescoo Cirillo

L’agenda politica di Xi Jinping dà alle relazioni estere un compito primario per il consolidamento del ruolo della Cina nei confronti dei partiti che si rifanno al comunismo filocinese.
Tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre si è svolto a Pechino un importante meeting voluto dal Dipartimento Internazionale del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese (Pcc) al quale hanno preso parte 600 membri di diversi partiti e di organizzazioni di 120 nazioni.
Alla cerimonia inaugurale ha partecipato il presidente cinese Xi Jinping in veste di segretario generale del Comitato centrale del partito, il quale nel suo discorso ha rimarcato la responsabilità morale e politica dei partiti politici nella gestione della cosa pubblica per tutta la collettività.
Secondo Guo Yezhou, membro del Dipartimento internazionale del Comitato centrale, il Pcc intende costruire una piattaforma per un dialogo politico mondiale con l’obiettivo finale di costruire un mondo migliore.
Al meeting ci sono state reazioni positive tra i vari leader politici che hanno preso parte all’incontro. Tra i leader erano presenti il primo ministro cambogiano Hun Sen e il consigliere di Stato del Myanmar, Aung San Suu Kyi, i quali hanno detto di sperare in un canale di comunicazione tra i vari partiti e Pcc.
Con quasi 89 milioni di iscritti e alla guida di una nazione enorme con quasi 1,3 miliardi di abitanti, il Partito Comunista vuole “esportare” il suo modello per dare la possibilità agli altri partiti di inseguire i successi del socialismo con caratteristiche cinesi nella nuova era proposta dal presidente Xi Jinping al recente 19mo Congresso.
Il tema del forum è stato “Lavorare insieme alla Comunità attraverso la condivisione per il futuro dell’umanità e per un mondo migliore: la responsabilità dei partiti politici”, ed è stata occasione per affrontare i maggiori temi globali con i leader dei partiti esteri.
Il dialogo tra il Pcc e gli altri partiti mostra che la Cina è fortemente interessata a condividere la propria esperienza di politica interna e i successi economici ottenuti negli ultimi dieci anni.
Nel dialogo interpartitico Xi Jinping ha inserito il tema della trasparenza, nonostante la Cina sia un paese con sistema a partito unico. La campagna anticorruzione lanciata da Xi Jinping punta ad eliminare le mele marce dagli incarichi di governo e dallo stesso Pcc. Il meeting vuole dimostrare all’occidente che la Cina, al contrario di quanto dichiarato dalle cancellerie occidentali, non è una “black box”, ma un ambiente per lo sviluppo di una democrazia incentrata sulla prosperità, dove è in atto una trasparenza mai vista prima d’ora.