Corea del Nord. De-escalation: Pompeo vede Kim e prepara il vertice con Trump

di Enrico Oliari –

C’è stato un viaggio nei giorni scorsi a Pyongyang, capitale della Corea del Nord, del segretario di Stato Usa in pectore Mike Pompeo, attualmente direttore della Cia ma in attesa della conferma da pare del Senato del suo nuovo incarico.
Pompeo ha incontrato segretamente il leader nordcoreano Kim Jong-un nei giorni di Pasqua per preparare l’incontro con il presidente Usa Donald Trump, dato per giugno, al fine di discutere l’attesa de-escalation che potrebbe comportare la fine del programma nucleare nordcoreano, cosa che implicherebbe (ma qui siamo ad ipotesi più che ad analisi) la denuclearizzazione dell’intera penisola. Un progetto su cui non avrebbe nulla da obiettare il presidente sudcoreano Moon Jae-in.
Va considerato infatti che i due paesi, la Corea del Nord e la Corea del Sud, sono ancora ufficialmente in guerra in quanto non è mai stata firmata la pace dal conflitto 1950 – 1953, e se da una parte ci sono i test nucleari e missilistici, dall’altra gli Usa mantengono nelle proprie basi in Corea del Sud circa 33mila militari, da anni vengono compiute esercitazioni navali e militari e soprattutto lì hanno istallato armi di ogni genere, in pratica sotto la porta di casa del nemico.
Moon, che aveva messo in campagna elettorale il riavvicinamento con i cugini nordcoreani, ha investito molto sulla diplomazia approfittando delle Olimpiadi invernali di PyeongChang per le quali ha favorito la partecipazione degli atleti nordcoreani, ed il 27 aprile incontrerà alla Peace House del villaggio demilitarizzato di confine sud-nord di Panmunjom proprio il leader nordcoreano Kim Jong-un.
Ieri il presidente Usa Donald Trump, in occasione dell’incontro con il premier giapponese Shinzo Abe, ha parlato genericamente di colloqui diretti “ad altissimo livello” tra Washington e Pyongyang, e poco dopo i funzionari della Casa Bianca hanno reso noto che Pompeo ha incontrato Kim a Pyongyang.
Già Pompeo, immediatamente dopo l’annuncio della disponibilità di Trump a incontrare Kim a seguito della lettera del presidente nordcoreano recapitatagli dal responsabile sudcoreano per la sicurezza Chung Eui-Yong, aveva lavorato nella sua veste di capo dell’intelligence Usa per creare collegamenti con i colleghi nordcoreani, servendosi del supporto di Suh Hoon, capo dei servizi segreti sudcoreani.
Era dal 2000, quando l’ex segretario di Stato Usa Madeleine Albright sera incontrata con Kim Jong-Il, il padre di Kim Jong-un, che non avvenivano incontri di tale livello tra le due parti.
Trump con uno dei suoi soliti tweet ha spiegato che l’incontro di Pompeo con Kim “si è svolto senza difficoltà e si è creato un buon rapporto”, aggiungendo che “Ora si lavora sui dettagli del summit. La denuclearizzazione sarà una grande cosa per il mondo, ma anche per la Corea del Nord!”.