Corea del Nord. Lanciato un altro missile, alla vigilia dell’incontro di Trump con Xi Jinping

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Nuovo, ennesimo, lancio di un missile balistico da parte della Corea del Nord, con tutta probabilità di un KN-15 a medio raggio sparato dalla base di Sinpo, sulla costa orientale del Paese. Il vettore si è poi inabissato nel mar del Giappone.
Si tratta di una vera e propria sfida del regime nordcoreano nei confronti della comunità internazionale in quanto non solo il lancio è avvenuto dopo le recenti condanne dovute ai test dei giorni scorso, ma anche alla vigilia dell’incontro a Washington tra il presidente Usa Donald Trump e quello cinese Xi Jinping, quest’ultimo alleato della Corea del Nord.
Trump certamente rimprovererà alla Cina di non fare sufficienti pressioni su Pyongyang, per quanto in realtà Pechino abbia sottoscritto le varie condanne Onu ed abbia introdotto l’importazione di carbone dalla Corea del Nord, con gravi danni sull’economia del paese. Per Xi Jinping seve tuttavia “il dialogo”, anche perché sanzioni e minacce fino ad oggi non hanno cambiato la linea strategica del regime di Kim Jong-un.
Dopo il lancio di oggi il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson ha affermato che “Gli Stati Uniti hanno parlato a sufficienza della Corea del Nord. Non ho altri commenti da fare”: il 17 marzo, dopo essere stato in visita a Seul, Tillerson si era recato nella zona demilitarizzata al confine fra le due Coree dove aveva affermato che “la pazienza strategica” nei confronti della Corea del Nord e del suo programma nucleare “si sta esaurendo”, poiché la “denuclearizzazione è unica strada per la Corea del Nord per ottenere sicurezza e stabilità economica”. Aveva poi aggiunto che un’opzione militare contro Pyongyang “è sul tavolo”, un’extrema ratio a cui “certamente non vorremmo arrivare, ma se aumentano l’intensità delle minacce del loro programma di armamenti a un livello che richiede una risposta, allora quella opzione è sul tavolo”.