Corea del Nord. Trump lancia le ‘sanzioni più dure di sempre’. Pyongyang, ‘atto di guerra’

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Ancora una volta il regime di Pyongyang ha bollato come “atto di guerra” le sanzioni nei confronti della Corea del Nord che il presidente Usa Donald Trump ha annunciato, “le sanzioni più pesanti di sempre”, come ha sottolineato il capo della Casa Bianca.
Ad essere prese di mira sono una cinquantina di compagnie di trasporto navale legate alla Corea del Nord, anche perché in più occasioni sono state eluse le misure restrittive imposte dall’Onu a dicembre, le quali riguarda tra l’altro il trasporto di idrocarburi che sarebbero potuti essere impiegati per il lancio dei razzi.
Il ministero degli Esteri nordcoreano in mattinata ha emesso una nota in cui si legge che “Come abbiamo ripetuto più volte considereremo qualsiasi restrizione contro di noi un atto di guerra e non fermeremo gli Stati Uniti se hanno veramente i nervi per confrontarsi con noi in maniera brutale”.
Intanto il presidente sudcoreano Moon Jae-in sta cercando di coltivare il dialogo aperto in occasione dei Giochi olimpici con i nordcoreani al fine di arrivare a una de-escalation, cosa peraltro messa come obiettivo nella sua campagna elettorale, per cui difficilmente eseguirà i diktat di Washington di mantenere rapporti distinti e distanti.
L’atteggiamento belligerante del regime nordcoreano si spiega con il fatto che la Corea del Nord si trova ancora ufficialmente in guerra con gli Usa e la Corea del Sud, in quanto non è mai stata firmata la pace dal conflitto 1950 – 1953. Contestualmente gli Usa mantengono nelle proprie basi in Corea del Sud circa 33mila militari, da anni vengono compiute esercitazioni navali e militari e soprattutto lì gli Usa hanno istallato armi di ogni genere, in pratica sotto la porta di casa del nemico.