Corea del Nord. Verso l’escalation: Mattis, ‘se ci attaccano, massiccia risposta militare’

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Le tensioni con la Corea del Nord potrebbero accentuarsi ulteriormente ed arrivare ad una vera e propria escalation dagli esiti imprevedibili. Lo confermano i rapporti delle intelligence dei vari paesi, ma anche l’invio da parte del Pentagono nell’area di ben tre portaerei con i relativi convogli, la Rosevelt, la Nimitz e la Regan, quest’ultima già in Giappone per esercitazioni.
Oggi il segretario alla Difesa Usa James Mattis, in visita in Corea del Sud, ha parlato di una “massiccia risposta militare” nel momento in cui “gli Stati Uniti o uno dei suoi alleati venissero attaccati, e su questo non ci devono essere fraintendimenti”.
“Ogni uso delle armi nucleari da parte del Nord – ha aggiunto – incontrerebbe una massiccia risposta militare, efficace e preponderante”; ha quindi sottolineato che “la via preferenziale resta quella diplomatica”, ma anche che “i nostri diplomatici sono più efficaci quando sostenuti da una credibile forza militare”.
Sembra, insomma, che manchi solo il casus belli perché si arrivi ad un attacco alla Corea del Nord, ma intanto l’accentuazione della crisi sta permettendo proprio agli Usa di fare affari d’oro vendendo armi e missili da difesa ai paesi dell’area.