Corea del Sud. Ancora manifestazioni e scontri per la destituzione di Park Geun-hye, un morto

Notizie Geopolitiche

Continuano le proteste in Corea del Sud per la destituzione della presidente Park Geun-hye da parte della Corte costituzionale. Ai due morti per gli scontri dei giorni scorsi, se ne è aggiunto oggi un terzo, un 74enne rimasto ferito nelle manifestazioni di ieri, come ha riportato l’agenzia di stampa Yonhap.
Il 10 marzo la Corte di Giustizia coreana ha convalidato il voto di dicembre della Camera (234 voti contro 56) per cui la presidente Park Geun–hye è stata ufficialmente destituita dalla presidenza del paese. Nella mattinata di oggi ha lasciato la residenza presidenziale.
Alla base dell’impeachment lo scandalo Choi Soon-shil, la sciamana che aveva dirottato sulle sue fondazioni fiumi di denaro che in realtà sarebbero state tangenti per Park Geun–hye e per la classe politica a lei fedele.
La controversa questione dei veggenti a palazzo è iniziata nel 1974, quanto il “Rasputin” coreano, tal Choi Tae-Min, aveva avvicinato per la prima volta la giovane Park Geun-Hye per offrirle conforto in seguito all’assassinio della madre. Fu così che Choi si era infiltrato nei piani alti del governo Coreano e divenne un consigliere occulto del padre della attuale presidente, cioè di Park Chung-Hee, passato alla storia sia per essere stato fautore del miracolo economico Coreano nei primi anni ‘90 sia per essere stato un intransigente dittatore.
Con Park Geun-Hye presidente è la figlia del “santone” a continuare l’arte della veggenza a palazzo: Choi Soon-Shil, riceveva periodicamente dalla presidente Park documenti di Stato e richieste di aiuto, da consigli su come affrontare importanti discorsi a scelte di politica estera e domestica. Come il padre prima di lei una consigliera occulta avrebbe guidato gli affari di Stato e dispensato aiuto e favori rivelando un sistema corrotto e marcio.
Il 9 maggio si terranno nuove elezioni, ed il candidato alla presidenza favorito, Moon Jae-in, di sinistra, si è detto contrario al sistema antimissilistico he gli Usa hanno dispiegato in Corea del Sud in funzione anti-nordcoreana.