Cuba. Trump butta all’aria il lavoro di Obama, ‘via l’accordo terribile’

di Gaetano de Pinto

Il presidente Usa Donald Trump continua a buttare all’aria quanto il predecessore Barak Obama ha costruito, ed oggi tocca alla normalizzazione dei rapporti con Cuba culminati con la storica visita nell’isola caraibica del presidente democratico il 21 marzo dello scorso anno.
Allora furono riaperte anche grazie alla mediazione del Vaticano le rispettive rappresentanze diplomatiche, ripresi i collegamenti e alcuni scambi commerciali, l’unica cosa rimasta sospesa dell’azione di Obama è stata la fine tecnica dell’embargo a causa della maggioranza alla Camera e al Senato dei Repubblicani.
Trump, eletto anche con i voti della potente lobby degli esuli cubani, ha affermato oggi da Miami che “È difficile pensare a una politica meno sensata” di quella portata avanti da Obama, il quale ha sottoscritto un “accordo terribile e sbagliato” con il regime di Castro, cioè con “un governo che diffonde violenza e instabilità”. Per cui, “con effetto immediato, cancello l’ultimo accordo dell’amministrazione totalmente sproporzionato a favore di Cuba. Annuncio oggi una nuova politica, come promesso in campagna elettorale. Limiteremo la possibilità che i soldi statunitensi finiscano ai militari cubani e al regime di Castro. Faremo rispettare il divieto sul turismo e l’embargo”. “L’obiettivo che noi vogliamo raggiungere al più presto – ha insistito – è quello di una Cuba libera”, ed ha chiesto la liberazione dei prigionieri politici.
L’unica cosa che si sala a questo punto sono solo le rispettive rappresentanze diplomatiche.