Dazi. Trump tira dritto e minaccia l’import delle auto. Juncker, ‘misure simmetriche, colpiremo i blue jeans’

di Enrico Oliari –

In occasione della conferenza stampa di chiusura dell’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente Usa Donald Trump è tornato sul tema dei dazi affermando che “Non cederemo sulle tariffe di acciaio e alluminio”.
Nonostante le avversità di Cina ed Unione Europea, che già parlano di misure simmetriche, il capo ella Casa Bianca sembra quindi voler proseguire per la sua strada e a breve dovrebbe annunciare l’introduzione delle misure protezionistiche della produzione Usa. Esse prevedono un sovraccarico sull’acciacco importato del 25%, e del 10% sul prezzo dell’alluminio. Ha quindi minacciato di fare altrettanto con le auto prodotte in Europa e vendute negli Usa se Bruxelles dovesse introdurre misure simmetriche, asserendo che “Se l’Ue vuole aumentare ulteriormente le già massicce barriere imposte alle società Usa che fanno affari lì, noi semplicemente applicheremo una tassa sulle loro auto che liberamente entrano negli Stati Uniti”.
Trump ha tuttavia aggiunto di “non credere che si arriverà ad una guerra commerciale”, ma le avvisaglie sono tutt’altro che tranquillizzati.
Il portavoce dell’Assemblea nazionale del Popolo cinese, Zhang Yesui, ha oggi dichiarato che “La Cina non vuole una guerra commerciale, ma se gli Stati Uniti vareranno azioni che ledono gli interessi cinesi, la Cina non starà a guardare e prenderà le misure necessarie”. Lo stesso concetto è stato ribadito dal premier cinese Li Keqiang, il quale all’apertura dell’Assemblea Nazionale del Popolo ha dichiarato che la Cina “chiede la risoluzione delle dispute commerciali attraverso discussioni tra pari, si oppone al protezionismo commerciale e salvaguarderà con risolutezza i suoi diritti legittimi”.
Anche in Europa c’è fibrillazione sia per l’introduzione dei dazi quanto per la minaccia di colpire l’export delle auto verso gli Usa, ed i mercati in questi giorni ne hanno risentito con Fca, che ha perso il 5,7%.
Domani l’argomento sarà del tavolo ella Commissione, ma già il presidente Jean-Claude Juncker ha fatto sapere “presenteremo una proposta per ottenere contromisure compatibili presso il Wto (Organizzazione internazionale del Commercio) contro gli Usa al fine di bilanciare la situazione”. Il capo della Commissione ha buttato lì anche qualche ipotesi affermando che si potrebbe pensare a dazi su famosi prodotti americani, compresi “Harley-Davidson, il bourbon ed i blue jeans”, perché con gli Usa vogliamo una relazione ragionevole, ma non metteremo la testa sotto la sabbia”.
Germania e Olanda sono i due paesi europei che esportano negli Usa più prodotti finiti quali acciaio e alluminio, rispettivamente 951 mila e 632 mila tonnellate/anno, seguono Francia (237.345), Svezia (216.041), Italia (212.103), Lussemburgo (206.957), Spagna (193.199), Gran Bretagna (172.977), Portogallo (169.082) e Belgio (153.590).

Li Kequiang. (Foto Notizie Geopolitiche).