Eau. Festa del 2 dicembre per il 46mo dell’unificazione degli emirati. Ottime le relazioni con l’Italia

di Vanessa Tomassini

Il 2 dicembre 1971, esattamente 46 anni fa, veniva sancita la federazione tra i sette emirati nello Stato degli Emirati Arabi Uniti (Eau), modello pionieristico per lo sviluppo sostenibile, il progresso e la prosperità nella regione e non solo. La visione della leadership degli Emirati Arabi Uniti per il futuro si incarna nell’importanza data alla cultura e al suo ruolo nella costruzione di ponti tra le nazioni, finalizzata alla costruzione della convivenza civile e comprensione tra i popoli; consolidata in occasione dell’apertura del Museo “Louvre Abu Dhabi” lo scorso 11 novembre, e l’apertura il 14 luglio di quest’anno della nuova sede dell’ambasciata di Villa Durante, considerata un capolavoro architettonico degno della storia d’Italia; inoltre Abu Dhabi sarà testimone dell’apertura della Scuola internazionale italiana nel 2018, la prima del suo genere nella regione del Golfo. I rapporti bilaterali tra Italia ed Eau sono eccellenti, non solo a livello politico e di amicizia, ma anche per quanto riguarda i rapporti commerciali ed economici. In particolare, il volume degli scambi commerciali tra gli Emirati e l’Italia nel 2016 è stato di circa 8,2 miliardi di dollari nei settori non petroliferi, e l’Italia si è classificata sesta nello stesso anno tra i paesi esportatori verso Eau. Attualmente operano negli Emirati circa 600 aziende italiane nei diversi mercati degli Eau. Il numero di voli tra i due paesi ha raggiunto i 77 a settimana, cosa che riflette la dimensione e l’intensità della comunicazione tra i due popoli amici.
Il numero della comunità italiana residente negli Emirati Arabi Uniti è di circa 13mila italiani che lavorano e vivono in totale sicurezza e stabilità. A livello nazionale, gli Emirati sono riusciti a consolidare le basi di un buon governo ed istituzioni nazionali solide imperniate su principi e standard di trasparenza e responsabilità, stato di diritto e buona cittadinanza, facendo degli Eau un’oasi di sicurezza, stabilità, modernità e tolleranza, con il riconoscimento dei suoi elevati standard a livello mondiale.
Il compianto sceicco Zayed bin Sultan al-Nahyan è stato il primo a gettare le basi per una strategia nazionale globale volta a raggiungere il benessere dei cittadini. Fondamentale importanza assume il progetto “Uae Vision 2021” che, con sette principi generali, sette priorità strategiche e sette facilitatori strategici si pone come obiettivo quello di realizzare una società coesa e identitaria, un sistema educativo di alta qualità, un sistema sanitario con standard internazionali, un’economia competitiva, un ambiente eco-sostenibile ed infrastrutture integrate. A 46 anni dalla sua nascita, lo Stato degli Emirati Arabi Uniti vive una vasta apertura al mondo esterno, con la creazione di partnership strategiche, economiche, commerciali, culturali, scientifiche, educative e sanitarie con molti paesi nei vari continenti ed unaposizione di prestigio all’interno della comunità internazionale.
Per il suo 46mo compleanno sono tantissimi gli eventi in programma da Abu Dhabi fino a Roma, dove l’ambasciatore ha appena partecipato alla terza edizione della conferenza Med 2017.

Nella seconda foto l’ambasciatore Saqer Naser al-Raisi con il ministro della Difesa Roberta Pinotti.