Ema. Sarà l’italiano Gianni La Via a guidare il team di ispettori Ue ad Amsterdam

di Enrico Oliari –

Sarà un italiano, l’eurodeputato Gianni La Via (Ppe), a guidare la missione conoscitiva ad Amsterdam, dove l’Agenzia europea del Farmaco (Ema) si trasferirà a seguito della Brexit. E’ quanto ha stabilito la Conferenza dei presidenti dell’Europarlamento, dopo che lo stesso direttore dell’Ema, Guido Rasi aveva affermato in conferenza stampa a fine gennaio che quanto offerto da Amsterdam “dimezza” gli spazi attuali dell’Ema, e “Nelle scorse settimane abbiamo avuto ampie discussioni sulla selezione di un edificio temporaneo. Entrambe le parti hanno convenuto che gli edifici inizialmente proposti non erano pienamente adatti allo scopo e che, pertanto, i nostri partner olandesi hanno dovuto trovare un’altra opzione. Ciò ha richiesto più tempo del previsto, ma sono lieto che ora abbiamo trovato una soluzione. Tuttavia questa non è una soluzione ottimale, avremo solo la metà dello spazio rispetto alla nostra sede attuale a Londra”.

Lo scopo della missione è quindi quello di raccogliere informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento del doppio trasferimento (uno provvisorio ed uno definitivo) e sullo sviluppo del progetto immobiliare, “cosi come pianificato e senza interruzione”, ed una risposta sarà data e votata a Strasburgo in sede di commissione ambiente il 12 marzo e in seduta plenaria durante stessa settimana.

Gianni La Via. (Foto Pe).

Per l’Italia sindaco di Milano e governo non intendono mollanore sull’assegnazione dell’Ema, nonostante il ricorso alla Corte di giustizia europea sia stato respinto in quanto spetta ai Ventisette paesi membri e non ai giudici prendere una decisione.
All’’individuazione di Amsterdam quale sede dell’Ema si era arrivati grazie ad un sorteggio, dopo che Milano e la città olandese erano rimaste su una selezione di 19 città candidate, 13 voti pari. Troppo poco per un ente da 897 dipendenti (di cui 624 donne e 273 uomini), con bilancio da 332 milioni di euro, 900 visitatori al giorno ma soprattutto tanto indotto, con un ritorno stimato tra 1,7 e 1,8 miliardi.

Infatti, mentre Milano ha già pronto il Pirellone, ex sede della Regione Lombardia, ad Amsterdam manca proprio il palazzo, e la soluzione provvisoria proposta viene da più parti vista come insufficiente. Il governo olandese ha già assicurato che in brevissimo tempo sarà costruito un nuovo edificio nel distretto commerciale Zuidas, ma non è fuori luogo domandarsi come abbia fatto ad essere accettata la candidatura di una città che di fatto presentava meno requisiti di altre.
E’ stato lo stesso sindaco di Milano a fare pressioni sul governo per chiedere l’avvio di un procedimento sommario, il quale implica appunto una visita degli ispettori Ue al sito provvisorio di Amsterdam, che dovrebbe avvenire il 12 febbraio.