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Il governo di Dubai, insieme al Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), ha istituito la World Green Economy Organization (WGEO) con il compito di incentivare e sostenere la cultura legata alla green economy. Lanciata dal Vice Presidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti ed Emiro di Dubai, sceicco Mohammad Bin Rashid al-Maktoum, in occasione della terza edizione del World Green Economy Summit, la Wgeo punta a diventare il punto di riferimento nazionale, e auspicabilmente internazionale, nel campo della ricerca collegata all’energia pulita e all’ambiente.
L’organizzazione avrà un ruolo consultivo e offrirà un supporto tecnico e finanziario ai governi e agli enti internazionali che decideranno di aderirvi, favorendo il dialogo, la condivisione dell’expertise nel settore delle rinnovabili e la formulazione di modelli di gestione e di business orientati alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile.
Con il lancio della WGEO si conferma la tendenza al consolidamento delle politiche ambientali ed energetiche perseguite dagli Emirati Arabi. In particolare il piano governativo per le rinnovabili dell’Emirato di Dubai vorrebbe portare l’energia pulita al 7% della potenza generata entro il 2020, al 25% nel 2030 e al 75% nel 2050. Gli investimenti previsti sono ingenti e superano i 50 miliardi di dirham (circa 12,5 miliardi di euro). L’Emirato ha inoltre annunciato la creazione di una nuova free zone chiamata Dubai Green Zone, che ospitera’ compagnie attive nel settore dell’energia solare, presentandosi in questo modo come un nuovo centro finanziario della green economy.
