di Alberto Galvi –
L’Etiopia è senza sbocco sul mare da quando l’Eritrea ha ottenuto l’indipendenza nel 1991. Da allora il principale canale commerciale dell’Etiopia è stato il porto di Gibuti sul Mar Rosso, una soluzione economica in quanto Gibuti addebita all’Etiopia oltre un miliardo di dollari all’anno in tasse portuali, una somma enorme per un paese in cui quasi un quinto dei di 119 milioni di abitanti dipende ancora dagli aiuti alimentari.
La situazione sembrava destinata a migliorare con il supporto dell’Eritrea all’Etiopia nel corso della guerra del Tigré, ma proprio le richieste dell’Etiopia hanno trascinato i paesi in una nuova disputa.
Da anni il governo etiope sta pensando alla diversificazione delle esportazioni attraverso Kenya, Somalia e Sudan, ma i problemi economici stanno influenzando l’aumento dell’interesse per i porti. Anni di guerra civile e conflitti hanno lasciato centinaia di migliaia di morti e milioni di sfollati. I crimini di guerra commessi dall’esercito federale e dai suoi alleati nella regione settentrionale del Tigrè hanno portato il paese a essere colpito da sanzioni economiche da parte degli Stati Uniti.
L’accesso al porto in un paese vicino potrebbe far deragliare i negoziati in corso dell’Etiopia con il FMI per garantire miliardi di prestiti per aiutare a ricostruire il paese dopo la guerra. Mesi di speculazioni in tutto il Corno d’Africa hanno irritato i funzionari dei paesi vicini. Da allora i rappresentanti di Gibuti, Somalia ed Eritrea hanno rilasciato dichiarazioni che confermano il loro rifiuto di discutere un accordo portuale che comprometterebbe la sovranità territoriale.
Tra il 2020 e il 2022 Abiy ha goduto di un notevole sostegno tra gli etiopi per la guerra nel Tigrè, che ha causato lo sfollamento di ben 1,5 milioni di tigrini. Tuttavia tale supporto si sta esaurendo. L’accesso costiero darebbe all’Etiopia più peso politico per realizzare la sua ambizione di dominare il Corno d’Africa. L’accesso pacifico alla costa dipende dalle sue relazioni con i vicini, a volte tese, a volte armoniose.