Francia. Aquarius: Macron, ‘atteggiamento italiano cinico’. Di Maio, ‘aprano i loro porti’

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito “cinica e irresponsabile” la decisione del governo italiano di chiudere i porti alla nave Aquarius, battente bandiera di Gibilterra e gestita dalla ong Sos Mediterranee, con a bordo 629 migranti. Parole forti che si aggiungono a quelle di Gabriel Attal, portavoce del partito “En Marche!” (quello di Macron), il quale ha bollato come “vomitevole” l’atteggiamento italiano.
Parole dure quelle di Macron, che arrivano dal leader di un paese che ha bombardato la Libia nel 2011 senza neppure attendere la risoluzione dell’Onu e che blocca i migranti alla frontiera di Bardonecchia, per cui Palazzo Chigi ha risposto che “Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta accadendo”. “L’Italia – continua la nota – non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte”, e “”Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone a bordo dell’Aquarius, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna. Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza”.
Un battibecco inopportuno che arriva a pochi giorni dalla visita del premier Giuseppe Conte a Parigi, vertice dove quello dei migranti sarà un tema sul tavolo e per il quale l’Italia, che in 4 anni ha accolto quasi 650mila migranti, continua a chiedere di non essere lasciata sola. Tra l’altro va detto che la nave della Guardia Costiera Diciotti sta portando in Italia quasi mille migranti raccolti da cargo e pescherecci a nord della Libia.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che punta a spezzare la prassi delle ong straniere di portare i migranti in Italia, si è sentito al telefono con il collega francese Gerard Collomb, al quale ha voluto ricordare la necessità di coordinamento europeo sul tema dei salvataggi in mare.
Salvini ha poi ribadito pubblicamente che “Non vogliamo soldi, ci interessa un aiuto concreto sulle migliaia di ricollocamenti che sono solo sulla carta e non sono effettivi”, come pure l’importanza di adottare “una selezione fra rifugiati veri e rifugiati finti”. Ed in un tweet ha scritto che “La Spagna ci vuole denunciare, la Francia dice che sono ‘vomitevole’. Io voglio lavorare serenamente con tutti, ma con un principio: #primagliitaliani”.
Il leader dei 5 Stelle e ministro del Lavoro Matteo Di Maio ha commentato che “Sono contento che i francesi abbiano scoperto la responsabilità. Se vogliono li aiutiamo noi, aprano i loro porti e noi gli trasferiamo un po’ di persone in Francia”.