G20 Esteri: Tillerson vede Lavrov e Wang. Incontro di Alfano con i ministri russo e Usa

di Guido Keller

I ministri degli Esteri del G20 si sono incontrati a Bonn, in Germania, per preparare i lavori del vertice che si terrà ad Amburgo in luglio e per affrontare i temi della pace e della sicurezza, della partnership con l’Africa e dell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
In tema di sicurezza il ministro tedesco Sigmar Gabriel ha voluto far notare che l’ordine stabilito del dopoguerra è ormai finito, per cui è giunta l’ora che siano i paesi europei ad assumersi l’onere e la responsabilità della sicurezza.
Molti i faccia a faccia centrali nella politica internazionale, tra i quali quello del ministro russo Sergei Lavrov con l’omologo statunitense Rex Tillerson.
In conferenza stampa Lavrov ha voluto ricordare che non è prassi della Russia interferire negli affari interni delle altre nazioni, con possibile riferimento alle accuse di hackeraggio in occasione delle presidenziali Usa o alla crisi ucraina. Su quest’ultimo tema il ministro russo ha voluto sottolineare che “Non discutiamo le sanzioni. Crediamo siano un’anomalia e che chi le ha imposte debba anche valutare quanto queste influiscano nelle relazioni fra Paesi e se valga il tentativo di politicizzare alcuni temi per i propri interessi”.
Tillerson ha ribattuto che gli Usa vogliono la restituzione della Crimea a Kiev, e che “Non imponiamo la legge del taglione. Gli Stati Uniti proteggono i propri interessi e quelli degli Stati alleati. Cerchiamo un terreno comune e ci aspettiamo che la Russia onori i suoi impegni come il trattato di Minsk e punti a far diminuire la violenza in Ucraina”.
Il segretario di Stato Usa ha poi visto il collega cinese Wang Yi, dopo il lungo periodo di accuse e di minacce di dazi offerto dal presidente Donald Trump, ammorbiditosi dopo la telefonata con Xi Jinping del 10 febbraio: Tillerson ha chiesto alla Cina di fare pressioni sulla Corea del Nord per frenare i test missilistici e nucleari, ed ha ricordato al ministro cinese che gli Stati Uniti restano fermi nel loro impegno a proteggere con tutto il loro arsenale il Giappone. I due hanno poi parlato della necessità di creare condizioni di parità per il commercio e gli investimenti.
Il ministro degli Esteri Alfano si è incontrato prima con il collega statunitense Rex Tillerson e poi con quello russo Sergei Lavrov.
Come si legge nella nota della Farnesina, con Tillerson è stata un’occasione per riaffermare “la grande amicizia tra Italia e Stati Uniti”.
“Sulla base della nostra solidissima partnership – ha aggiunto Alfano – lavoreremo fianco a fianco per fornire risposte comuni alle sfide globali più urgenti, in particolare nel Mediterraneo”.

Il ministro Alfano con Rex Tillerson.

“I numerosi successi di questi mesi – ha detto il ministro a proposito della crisi libica – non sarebbero stati possibili senza una determinata azione congiunta di Italia e Stati Uniti. E’ fondamentale proseguire lungo questo percorso, poiché non possiamo permetterci che la Libia scivoli nuovamente nel caos. La riattivazione della nostra ambasciata a Tripoli rappresenta un segno tangibile di una grande attenzione da parte nostro Paese, oltre che un messaggio di sostegno a tutto il popolo libico. Auspichiamo che altri Paesi decidano di ristabilire la propria presenza diplomatica in Libia”.
Il titolare della Farnesina ha inoltre illustrato all’omologo statunitense le priorità della presidenza italiana del G7: “L’eccellente cooperazione dei nostri due Paesi in ambito G7 è di particolare importanza. Consideriamo il supporto statunitense un elemento chiave per il successo del programma della Presidenza italiana”.
Il colloquio ha infine rappresentato un’opportunità per un giro d’orizzonte sulle principali questioni di rilevanza internazionale dal contrasto al Daesh, rispetto al quale Alfano ha ribadito il pieno sostegno italiano alla Coalizione, alla crisi siriana, al dossier russo-ucraino, ai rapporti con la NATO, al tema del regime degli scambi nel commercio internazionale.
Con Lavrov ha parlato delle crisi dello scacchiere mediterraneo, Siria e Libia.
“L’Italia saluta con favore l’impegno congiunto di Russia e Turchia sul dossier siriano, nella misura in cui esso potrà favorire condizioni propizie al pieno rispetto della tregua”, ha ricordato Alfano. Il titolare della Farnesina ha anche ricordato l’importanza della Conferenza di Astana nel percorso verso la riattivazione del processo politico a Ginevra e ha aggiunto che l’Italia, come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza e membro dell’International Syria Support Group, è pronta a dare il proprio contributo per una soluzione politica credibile e sostenibile.
Passando alla Libia, Alfano e Lavrov hanno avuto un ampio scambio di vedute sulla situazione politica, di sicurezza, economica e umanitaria del Paese. Alfano ha ricordato inoltre “l’impegno del nostro Paese a favore di un processo, costruttivo ed inclusivo, di riconciliazione della Libia”. Il colloquio ha fornito anche l’occasione per discutere della crisi Ucraina, oltre che di temi bilaterali.