G20. Putin e Trump si incontrano, tregua nel sud-ovest della Siria. Tusk, ‘sui migranti agire all’Onu’

di Guido Keller

È tra le pesanti contestazioni dei black block e degli anarchici che si è svolta la prima giornata del G20 di Amburgo, il cui apice mediatico è stato l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Donald Trump. “E’ un onore incontrarla”, ha detto Trump, e Putin ha notato che una cosa è discutere di persona ed un’altra conversare per telefono, com’è stato fatto in più occasioni.
All’incontro, che si è protratto oltre le aspettative, erano presenti anche i ministri degli Esteri Sergei Lavrov e Rex Tillerson: un primo risultato che è trapelato riguarda la crisi siriana, con un accordo fra le due parti per il cessate-il-fuoco nella parte sud occidentale del paese mediorientale. I due hanno parlato anche di Ucraina e di Russiagate: Tillerson ha riferito che, in quello che è stato uno “scambio molto vigoroso e lungo” sull’interferenza di Mosca nelle elezioni presidenziali Usa del 2016, il presidente Usa “ha pressato Putin in più di una occasione per avere chiarimenti sull’eventuale intervento russo” nella campagna elettorale, ma “Putin ha sempre negato un coinvolgimento del genere”. Già Israele e Giordania, alleati di Washington, avrebbero espresso il loro appoggio al piano di tregua.
Uno dei temi trattati oggi ad Amburgo è stato quello dell’emergenza migranti, per cui il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha affermato che “lo scorso anno il traffico dei migranti ha prodotto nella sola Libia 1,6 miliardi di dollari, denaro che permette ai trafficanti di controllare ampie porzioni di territorio e di cooperare con i terroristi, cosa che destabilizza ulteriormente il paese”. “Sono 2 mila le persone morte in mare quest’anno, ed ancora di più hanno perso la vita nel deserto”: “bisogna agire a livello Onu per bloccare gli asset e vietare gli espatri. Purtroppo non tutti i paesi sono d’accordo, lo vedremo in questo G20”.
In merito ai pesanti scontri ci sono da segnalare le cifre: la polizia ha riferito di 159 feriti fra le propri forze, gli autonomi di un centinaio; molte le vetrine infrante, una trentina le auto incendiate.