Gaza. Raid israeliani sulle postazioni di Hamas. Erdogan, ‘l’Onu è finita, crollata’

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Sei postazioni di Hamas sono state colpite nella notte da raid israeliani con numerosi missili, cosa confermata dal portavoce delle forze di difesa israeliane (Idf) il quale ha spiegato che “sono stati attaccati obiettivi terroristici appartenenti ad Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Quattro obiettivi sono stati attaccati in un compound militare, compresi edifici e infrastrutture terroristiche. Altri tre obiettivi sono stati colpiti in un impianto di produzione di armi”. Ha poi aggiunto che “L’attacco è stato condotto in risposta al fuoco aperto da una mitragliatrice nella città di Sderot e a numerosi scontri a fuoco contro militari dell’Idf durante l’intera giornata”. Ha quindi incolpato Hamas di quanto sta accadendo a Gaza (61 morti in un giorno a causa della repressione israeliana), ed ha detto che il partito “pagherà le conseguenze degli atti di terrore compiuti da Gaza contro i cittadini e la sovranità di Israele. L’Idf è determinato a continuare le sue missioni e ad assicurare la sicurezza dei cittadini di Israele”.
Di diverso avviso il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, per il quale “le Nazioni Unite sono finite, sono crollate. In questo momento, non riesco neppure a parlare con il segretario generale dell’Onu, nonostante abbiamo una buona amicizia. Se continuerà a esserci silenzio sul bullismo di Israele, il mondo sarà trascinato nel caos”. “Non permetteremo – ha aggiunto – che Gerusalemme sia usurpata da Israele. Sosterremo la lotta dei nostri fratelli fino al giorno in cui le terre palestinesi, a lungo occupate, avranno pace e sicurezza dentro i confini di un libero Stato palestinese”.