Gb. Britannico di origini libiche l’attentatore di Manchester. Forse addestrato in Libia

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Ha un nome il terrorista che ha seminato la morte al concerto di Ariana Grande, al Manchester Arena: si chiama Salman Abedi, è un cittadino britannico di origini libiche, nato proprio nella città della Greater.
Di lui si sa che di recente si era recato in Libia, da dove la famiglia era fuggita per via delle persecuzioni operate dal regime di Gheddafi verso gli oppositori. Proprio per contribuire alla rivolta contro il leader libico il padre aveva raccolto fondi, ed era rientrato con la moglie nel paese nordafricano dopo la destituzione del rais.
Salman Abedi era stato in Libia di recente, dove sembra che si sia radicalizzato e che sia entrato in contatto con l’Isis. E proprio l’Isis, che ha rivendicato la strage di Manchester (22 morti, tra cui una bambina di 8 anni), potrebbe aver organizzato l’azione terroristica, per cui non si sarebbe davanti al caso di un “lupo solitario”. L’attentatore potrebbe anzi essere stato addestrato in un campo dell’Isis in Libia.
Gli inquirenti, che hanno perquisito la sua casa e arrestato il fratello Ismael, hanno confermato che Abedi era noto ai servizi di sicurezza per i suoi rapporti con Raphael Hostey, 24 anni, anche lui di Manchester e noto reclutatore di combattenti dell’Isis per la Siria, ma non era tra i 350 jihadisti noti all’intelligence che sono rientrati nel Regno Unito.