Gb. Oxfam investita da scandali sessuali. Mordaunt, ‘pronti a tagliare i fondi’

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Monta in questi giorni lo scandalo che ha investito l’Oxfam, sigla fondata nel 1942 che raccoglie 3mila organizzazioni umanitarie no profit impegnate nell’abbattimento della povertà e presenti in 90 paesi: il Times ha riportato di funzionari che, durante l’emergenza terremoto che nel 2010 ha investito Haiti (300mila morti) avrebbero organizzato incontri con prostitute locali, anche minorenni, e persino “orge stile Caligola”.
Nel 2017 la stessa organizzazione avrebbe appurato con indagini interne ben 84 casi e ne avrebbe denunciato alla magistratura 53; sono invece una ventina i funzionari licenziati, ed anche il capo missione Roland van Hauwermeiren è stato costretto a lasciare il suo incarico.
Il Guardian ha riportato che van Hauwermeiren guidava la missione Oxfam nel 2006 in Ciad, ed anche allora vi erano state denunce per festini a luci rosse con giovani prostitute.
Il Sunday Times ha scritto di 31 casi che coinvolgerebbero Save the Children, di cui una decina denunciati alle autorità, ed anche a Croce Rossa britannica ha ammesso di alcuni casi di sospette molestie.
Penny Mordaunt, ministro britannico per la Cooperazione Internazionale, ha parlato di “fallimento morale”, ed ha avvertito Oxfam “di fare chiarezza”, pena il rischio di perdere i 32 milioni di sterline che ogni anno le versa il governo.
La portavoce del Servizio Ue per l’Azione Esterna, Maja Kocijancic, ha parlato di “tolleranza zero verso qualsiasi cattiva condotta da parte di organizzazioni che ricevono i nostri fondi. In questo caso specifico ci aspettiamo che Oxfam chiarisca tutte le accuse con la massima trasparenza, in modo urgente. Siamo pronti in caso a cessare i fondi a qualsiasi partner che non rispetti gli alti standard etici”.