Gb. Skipral: Lavrov continua a chiedere a Londra la diffusione delle informazioni

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Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha nuovamente chiesto oggi alla Gran Bretagna che vengano rese note le informazioni sull’avvelenamento dell’ex spia russa e ufficiale del Gru (servizi segreti militari) Sergei Skripal, trovato il 6 marzo in gravi condizioni a Salisbury dopo essere stato avvelenato con la figlia col gas nervino.
Per Lavrov infatti è necessario “fermare la manipolazione dell’opinione pubblica”, mentre Londra continua a puntare il dito contro i servizi russi. La premier Theresa Mey ci sta comunque andando giù pesante, ed ha convocato l’ambasciatore russo Alexander Vladimirovich Yakovenko per cercare di capire se quanto accaduto fosse da attribuire a un’azione ordinata dal Cremlino o se “sfuggita di mano”, cioè un’iniziativa autonoma di qualche spia russa. Per la premier non ci sono quindi dubbi: a colpire sarebbero stati in un caso o nell’altro agenti russi.
Una conclusione forse dettata dall’assonanza con il caso di Aleksandar Litvinenko, l’ex spia russa uccisa a Londra 12 anni fa con del plutonio 210 disciolto nel tè.
Nel caso dovessero emergere responsabilità russe, “Dovremo concludere che questa azione equivale all’uso illegale della forza da parte dello stato russo contro il Regno Unito”, ha affermato May ieri in parlamento.
Pronta la replica della portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, per la quale “questo è uno spettacolo circense nel Parlamento britannico. La conclusione è ovvia: un’altra informazione e una campagna politica basata sulla provocazione. Prima di scrivere nuove storie, vediamo se qualcuno nel Regno Unito ci dirà quale sia stato l’esito dei casi precedenti, che riguardano Litvinenko, l’oligarca Boris Berezovsky, l’uomo d’affari Alexander Perepilichnogo e molti altri, che misteriosamente sono morti in terra britannica”.