Germania. Frauke Petry si ritira dalla corsa al cancellierato per dissidi interni all’Afd

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Nonostante il buon andamento alle elezioni regionali (+20% in due Laender), la leader di Afd, Frauke Petry, ha comunicato oggi la sua decisione di ritirarsi dalla candidatura al cancellierato.
La decisione clamorosa è stata annunciata in un video, dove Petry ha affermato con decisione che non correrà “ne’ da sola, ne’ in squadra”.
Rimarrà comunque candidata al Bundestag, ma dietro il suo gesto vi sono importanti dissidi interni all’Alternadive fuer Deutscland, il partito di estrema destra, antieuropeista, xenofobico e islamofobico: ad essere contro di lei è la parte più estrema dell’Afd, specie dopo la sua richiesta di indicare nel programma che il partito “non concede alcuno spazio ad ideologie razziste, antisemite, etniche e nazionaliste”. Una decisione assunta anche per tenere aperto il dialogo con le altre formazioni politiche, ed assunta dopo che il leader dell’Afd in Turingia, Björn Höcke aveva definito in febbraio un monumento all’Olocausto a Berlino “una vergogna”.
La leadership potrebbe passare ora al suo più acerrimo nemico, il numero due del partito Alexander Gauland, il quale porterà certamente ad una svolta ulteriormente estremista della formazione politica.
La chiusura delle vie dei migranti grazie all’accordo stretto dall’Ue con la Turchia ha diminuito l’attenzione dell’opinione pubblica sull’emergenza, e questo fattore, unito probabilmente all’”effetto Schulz”, cioè alla visione socialista del candidato in corsa contro Angela Merkel, ha fatto calare nei sondaggi l’Afd.