Germania. L’Afd a congresso sceglie i dirigenti, fuori incidenti tra manifestanti e polizia

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Mentre in Germania persistono per la cancelliera Angela Merkel difficoltà a formare un nuovo governo, per cui si parla già di una disponibilità dei socialisti di Martin Schulz a rianimare la Grosse Koalition, il congresso del partito di estrema destra, euroscettico e anti-immigrati dell’Afd (Alternative fuer Deutschland) si è riunito a congresso ad Hannover ed i 600 delegati hanno eletto nell’europarlamentare Joerg Meuthen ed in Alexander Gauland i loro leader.
Per Meuthen, 56 anni ed economista, si è trattato di una riconferma, mentre Gauland è capogruppo parlamentare ed esponente della linea più radicale del partito.
L’Afd è la spina nel fianco della cancelliera Merkel e alla sua politica dell’accoglienza, dal momento che il alle elezioni del 24 settembre il partito ha preso il 12,6%, cioè 92 deputati al Bundestag.
Anche alle elezioni dei Laender il partito ha brillato: alle elezioni federali del 2013 Afd non era riuscita a superare lo sbarramento del 5%, ma da allora, nonostante le fratture e le scissioni, è stata una continua crescita; alle europee del 2014 ha ottenuto il 7,04% (7 seggi), alle regionali ha preso il 9,7% in Sassonia, il 10,6 in Turingia, il 12,2 nel Brandeburgo, nel Baden-Wuerttemberg il 15,1%, nella Renania-Palatinato il 12,6% e addirittura il 24,2% in Sassonia-Anhalt, il 20,8% nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, il 14,1% a Berlino, il 7,4% nel Nordreno-Vestfalia e il 5,9% nello Schleswig-Holstein.
Mentre si svolgeva il congresso, fuori dall’edificio si sono verificati incidenti con circa 6.500 manifestanti che cercavano di bloccare gli accessi, e gli agenti che sono dovuti intervenire con i cannoni ad acqua; i media parlano di diversi feriti.