Giappone. Abe scioglie la Camera bassa per avere più forza nelle decisioni

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Il premier giapponese Shinzo Abe ha disposto oggi lo scioglimento della Camera bassa del Parlamento indicendo nuove elezioni per il 22 ottobre.
Abe si è rifatto all’articolo 7 della Costituzione, come lui stesso ha annunciato in aula, ed i deputati hanno replicato con un “Banzai, banzai, banzai”, “lunga vita all’imperatore”.
Il premier ha deciso di giocare le sue carte in una posizione comunque di forza, certo della maggioranza dei sue terzi di cui gode già in parlamento come pure dei sondaggi che continuano ad essere favorevoli a lui e al Partito liberaldemocratico (dato a quasi il 41% dei consensi), che governa il paese dal Dopoguerra. Cerca quindi una maggioranza ancora più forte sia per far fronte alla minaccia nordcoreana, che per assumere decisioni importanti quali il rafforzamento della sicurezza sociale e l’abbattimento del debito pubblico, che è del 230% e che se non vi si pone rimedio potrebbe arrivare nel 2030 al 300%. Per questo è già stato deciso per l’ottobre 2019 l’innalzamento dell’Iva dall’8 al 10%. Annunciando nei giorni scorsi lo scioglimento della Camera bassa, Abe ha spiegato che “Procederemo con un significativo investimento per risolvere le principali questioni che deve affrontare la popolazione lavoratrice in aree come il sostegno all’infanzia e l’assistenza infermieristica”.