Grecia. Austerity: paese bloccato dallo sciopero generale

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Sciopero generale di 24 ore contro l’austerità oggi in Grecia per protestare contro le misure nuove misure draconiane frutto dell’intesa raggiunta dal governo di Alexis Tsipras e i “creditori”, nome erede della vecchia “Troika” composta da Ue, Bce e Fmi.
Lo sciopero è stato indetto dai sindacati del settore privato ed interessa diversi settori, tra i quali i collegamenti con le isole, peraltro già toccati dallo sciopero dei marittimi in corso di 48 ore.
Fermi bus, metro, voli interni e internazionali, aziende e servizi.
L’accordo individuato con i creditori prevede un’assistenza finanziaria da 86 miliardi di euro in oltre tre anni, dal 2015 al 2018, impegno che se rispettato potrà sbloccare nuove tranches di prestiti e di abbattimento del debito; il prossimo presto previsto è di 7 miliardi, a luglio.
Siamo tuttavia ancora una volta alle lacrime e sangue, privatizzazioni, taglio delle pensioni e abbassamento della soglia di esenzione dai redditi tra i 5.700 e i 6.000 euro dagli attuali 8.636.
In compenso il governo è riuscito a portare a casa esenzioni nel campo sanitario, sussidi a redditi inferiori a mille euro e 250 milioni per l’educazione.
Il piano ora deve passare in Parlamento: lo scopo è anche arrivare ad una ristrutturazione del debito greco, pari al 179% del pil, cosa di cui si parlerà all’Ecofin del 22 maggio.