India, Gentiloni in visita per far ripartire le relazioni

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Il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, si è recato ieri in visita ufficiale in India, paese con il quale le relazioni si erano raffreddate a seguito della crisi dei marò. Nel palazzo presidenziale, il Rashtrapati Bhavan, il premier italiano è stato accolto dal collega Narendra Modi, ed i due hanno parlato innanzitutto della necessità di normalizzare i rapporti: “È una grande opportunità per rilanciare il rapporto di amicizia tra Italia e India – ha spiegato Gentiloni -. L’anno prossimo ricorre il settantesimo anniversario dei rapporti diplomatici tra i due paesi”. Nella scaletta della discussione vi sono stati importanti capitoli come i cambiamenti climatici, il terrorismo, le migrazioni e gli investimenti (con il premier una delegazione di 15 amministratori delegati), e Gentiloni ha affermato che ”Sono felice di visitare l’India, l’ultima visita di un premier italiano risale a 10 anni fa. È una forte opportunità di rilanciare relazioni tra i due paesi”.
Le relazioni economiche fra l’Italia e l’India sono rilevanti, con macchinari e tecnologia (anche militare) esportata dall’Italia e abbigliamento, farmaceutica e semilavorati metallurgici importanti dall’India. Complessivamente nel 2016-2017 gli scambi bilaterali hanno raggiunto gli otto miliardi e 790 milioni di dollari, con un miliardo circa a vantaggio di Nuova Delhi; in India lavorano almeno 600, attive in ambiti differenti, dal tessile alle automobili.
Sul caso dei marò, entrambi al momento in Italia, si è in attesa del verdetto del Tribunale del Mare, il quale è chiamato a valutare di chi sia la competenza per giudicare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: i due sono accusati di omicidio in quanto il 15 febbraio 2012 avrebbero, stando alle accuse, sparato dalla petroliera Enrica Lexie uccidendo due pescatori dell’imbarcazione St. Anthony, scambiati per pirati; si trattava del conduttore Valentine Gelastine e del pescatore Ajesh Binki, morti mentre gli altri nove membri dell’equipaggio dormivano.