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Più il presidente Usa fa la voce grossa, più spuntano i “Roket Man”. Questa volta è la Repubblica Islamica del’Iran ad aver testato “con successo” un missile a lunga gittata “Khorramshahr”, tra l’altro mostrato ieri in occasione di una parata militare.
Il missile ha una gittata di 2mila km e può portare testate nucleari: il generale Amir Ali Hajizadeh, comandante delle forze aerospaziali dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran), ha spiegato che il nuovo missile è di misure più contenute e più tattico e che sarà “operativo nel prossimo futuro”.
In questi giorni in Iran si sta svolgendo la “Settimana della Difesa Sacra”, una serie di parate militari e di convegni ufficialmente volti a commemorare la guerra con l’Iraq (1980 – 1988), ma più praticamente per mostrare al mondo la capacità militare iraniana. Nell’occasione il presidente Hassan Rohani ha spiegato l’intenzione del governo di accrescere le capacità militari dell’Iran e di implementare l’arsenale missilistico convenzionale, cosa che esula dall’accordo sul nucleare iraniano raggiunto con il “5+1” e definito anche di recente “imbarazzante” da Donald Trump, il quale ha imposto nuove sanzioni all’Iran.
