IRAQ. Ucciso in battaglia Omar al-Sishani: sognava di condurre i jihadisti in Cecenia

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al-shishani-omarMentre esercito e miliziani sciiti si stanno preparando per riprendere la città strategica di Ramadi, in uno scontro per il controllo del giacimento petrolifero di Allas, a nord di Baghdad, è rimasto ucciso uno dei più noti esponenti del Daesh (Isis): si tratta del 29enne Abu Omar al-Sishani (“Il Ceceno”), vero nome Tarkhan Tayumurazovich Batirashvili.
Le immagini del cadavere del terrorista, già veterano della guerra ceceno-russa del 2008, sono state trasmesse dalla tv irachena.
Elemento centrale dell’”Emirato del Caucaso”, formazione islamista e secessionista attiva nel territorio russo, si era trasferito in Siria fin dall’inizio del conflitto, legandosi prima ai qaedisti di Jabat al-Nusra e poi passando nelle file dell’Isis; da subito si era messo in luce riuscendo a conquistare con i suoi uomini nel 2013 la base aerea di Menagh, vicino ad Aleppo, dalla quale partivano i mi siriani per bombardare i ribelli. Nel 2014 aveva condotto i miliziani nella conquista del complesso di raffinazione del petrolio di Baiji, il più grande dell’Iraq, di recente ripreso dai militari e dai volontari sciiti.
Nell’ottobre 2014 Bloomberg aveva riportato di un colloquio telefonico fra Omar al-Sishani e il padre che risiedeva nella Gola di Pankisi, in Georgia, non solo per parlargli dell’avanzata in Iraq ma anche per aggiungere che “la Russia sarà la prossima”, ed aveva promesso di rientrare nel suo paese “con molte migliaia di uomini”.
Altro compito che aveva nello Stato islamico era quello di gestire parte della produzione e del contrabbando del petrolio.