Israele. Ambasciata Usa a Gerusalemme: la ballata dei tempi

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A questo punto non si sa più chi comanda, se Trump o Netanyahu. Giovedì scorso il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva annunciato che il trasferimento dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme sarebbe avvenuta “entro un anno a partire da oggi”. Da lì a poco era arrivata è arrivata la smentita da parte dello stesso presidente Usa Donald Trump, il quale aveva raffreddato il fervore del premier israeliano affermando che “Un trasferimento entro l’anno? Veramente – aveva detto in un’intervista alla Reuters – stiamo parlando di scenari differenti. Non pensiamo a questo, no”.
Effettivamente l’ambasciata Usa a Gerusalemme deve essere ancora costruita con tutti i parametri di sicurezza, tanto che il segretario di Stato Rex Tillerson indicava tempi di almeno tre o quattro anni.
Ieri vi è stato un nuovo colpo di scena: fonti diplomatiche riprese dal New York Times hanno riportato che l’amministrazione Trump starebbe lavorando al trasferimento della rappresentanza diplomatica entro il 2019 con l’impiego provvisorio delle strutture consolari già esistenti ad Arnona, quartiere nella zona occidentale della città.
Inoltre si è appreso che il genero e consigliere di Trump, Jared Kushner starebbe lavorando ad un piano di pace che presto dovrebbe essere presentato dal presidente.