Israele. Passa la legge che regolarizza le case dei coloni sui terreni dei palestinesi

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Nonostante il presidente Usa Donald Trump dopo l’incontro con il re di Giordania abbia dichiarato che “La costruzione di nuovi insediamenti o l’ampliamento di quelli esistenti al di là degli attuali confini potrebbe non aiutare il raggiungimento della pace”, il governo israeliano di Benjamin Netanyahu ha deciso di andare avanti per la sua strada ed oggi la Knesset ha approvato con 60 voti a favore e 42 contrari una controversa legge che regolarizza gli insediamenti ebraici e circa 4mila case costruite, spesso abusivamente, su terreni privati palestinesi in Cisgiordania.
La legge è retroattiva ed ai proprietari palestinesi espropriati verrà riconosciuto un indennizzo annuale pari al 125% del valore dei terreni per un periodo di 20 anni, o in alternativa altri terreni a loro scelta dove è possibile.
A spingere per l’approvazione della legge è stato Focolare ebraico, partito di estrema destra sostenuto dai coloni e parte della maggioranza parlamentare.
Dalla presidenza dell’Autorità nazionale palestinese l’approvazione della legge è stata definita “inaccettabile” e Nabil Abu Rudeina, portavoce di Abu Mazen, ha affermato che “è contraria alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu 2334”. Ha quindi fatto appello alla comunità internazionale ad intervenire prima che le cose raggiungano un livello “difficile da controllare”.