Junker al discorso sullo stato dell’Unione, ‘approfittiamo del vento a favore’

di Guido Keller –

BRUXELLES. “L’Italia nel Mediterraneo salva l’onore dell’Europa”. Lo ha affermato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in occasione del suo discorso sullo stato dell’Unione pronunciato all’Europarlamento in seduta plenaria, un “forte omaggio all’Italia” per “la sua perseveranza e generosità” nelle operazioni di salvataggio e di sorveglianza in mare. Un riconoscimento importante, per il quale il premier Paolo Gentiloni ha twittato “Grazie a @JunckerEU per le sue parole sull’immigrazione e per l’alto profilo europeista del suo discorso sullo stato dell’Ue”.
Uno stato dell’Unione che in diversi settori appare essere all’insegna dell’ottimismo, con un’”economia che riprende in ogni Paese e che si espande. Sono stati creati 8 milioni di nuovi posti di lavoro e 230 milioni di europei lavorano, più di quanti fossero prima della crisi”. “Ora è il momento – ha aggiunto il capo della Commissione – di costruire un’Unione Europea più integrata”.
In tema di Brexit ha definito l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue come un “momento triste e tragico”, una scelta che “rimpiangeremo sempre e che voi (rivolgendosi agli eurodeputati britannici) rimpiangerete presto”. Tuttavia noi “Dobbiamo rispettare la volontà del popolo britannico, ma noi faremo progressi, perché la Brexit non è il futuro dell’Ue”. Ha quindi aggiunto che “Voglio organizzare un vertice speciale in Romania il 30 marzo 2019 a Sibiu per prendere decisioni essenziali per delineare un’Europa più forte, più democratica, più lineare. Il 30 marzo 2019 gli europei si sveglieranno in un Unione in cui sapranno che difendiamo i nostri valori, in cui il vigoroso rispetto dello stato di diritto, far parte dell’Eurozona e di Schengen saranno diventati standard per tutti gli stati membri”.
Notando invece che la Turchia “Si è allontanata dall’Unione Europea”, Junker ha affermato che “Durante questo mandato non ci sarà nessun nuovo ingresso, quindi neanche la Turchia entrerà nel breve periodo”. Anche perché, riferendosi ai giornalisti arrestati ed a processo, come accade in questi giorni per gli operatori del Cumhuriyet accusati di terrorismo, “I giornalisti devono far parte di un dibattito anche caldo e animato, non devono finire in prigione. Faccio appello oggi ai poteri turchi, lasciate andare i giornalisti, non soltanto nostri, e smettete di chiamare i nostri leader fascisti o nazisti”.
Sul tema della lotta al terrorismo Juncker ha detto di auspicare la nascita di un’intelligence europea: “L’Unione Europea deve essere più forte nella lotta contro il terrorismo. Negli ultimi tre anni abbiamo fatto progressi veri, ma ancora non abbiamo i mezzi per agire in modo repentino in caso di minacce terroristiche transfrontaliere. Per questo chiedo un’unità europea di intelligence per la condivisione con le altre intelligence e con le forze di polizia dei dati sui terroristi e sui foreign fighters”.
Il presidente della Commissione è intervenuto anche sui vaccini, osservando che “Non è ammissibile che dei bambini muoiano per malattie che dovrebbero esser scomparse. In Romania e in Italia i bambini devono avere accesso ai vaccini senza condizione alcuna. Non ci devono essere morti evitabili nella nostra Europa”.
Juncker ha poi concluso suo intervento citando Helmut Kohl e Jacques Delors, persone che “Mi hanno insegnato che l’Europa avanza solo quando si dimostra audace. Prima di diventare realtà il mercato unico, Schengen e la moneta unica erano considerati come utopici. Eppure questi tre progetti ambiziosi oggi sono realtà”. Per cui, dal momento che le cose vanno meglio, “non dobbiamo peccare di eccesso di prudenza. Non basta aggiustare il tetto, dobbiamo cominciare a concludere il lavoro ora, mentre il tempo è buono, perché quando le prossime nuvole si formeranno all’orizzonte, e si formeranno, sarà troppo tardi”: “lasciamo gli ormeggi, mettiamo le vele e approfittiamo dei venti a favore”.