Kosovo. Nikolic pensa ad un’autonomia come quella del Trentino Alto Adige

di Enrico Oliari –

“Noi dobbiamo trovare una soluzione considerando modelli che già esistono in Paesi europei per i componenti di minoranze, e che potrebbero andar bene per il caso della Serbia, dando alla componente etnica albanese una sostanziale autonomia, un alto grado di diritti nella gestione delle entrate, in campo giudiziario e investigativo… soluzioni tuttavia che non priverebbero la Serbia di una parte del suo territorio”. Lo ha affermato oggi il presidente serbo, Tomislav Nikolic, intervenendo da Skopje, la capitale della Macedonia, dove si trova in visita.
Come è già stato ricordato in passato, i modelli a cui Belgrado pensa sono quelli del Trentino Alto Adige o di Cipro, dove le autonomie locali hanno forti poteri. Di certo la Serbia non è intenzionata a perdere il Kosovo, neppure come merce di scambio per l’entrata nell’Unione europea:  “Se qualcuno nella Ue dovesse insistere che la Serbia debba riconoscere il Kosovo, ciò significherebbe che tale Paese non vuole la Serbia nell’Unione europea”  ha affermato Nikolic. “La Serbia  – ha continuato il presidente serbo – non considererà mai il Kosovo come un Paese sovrano e indipendente. (…) Belgrado ha osservato tutte le condizioni per avviare il negoziato di adesione alla Ue (…) Se non ci fosse il problema del Kosovo, la Serbia avrebbe cominciato la trattativa con Bruxelles già da molto tempo”.