La Brexit frena i prezzi delle case in Gb. Mutui in risalita nell’Eurozona, famiglie in allerta

di Carlo Piedistalli

La Brexit abbassa il prezzo medio delle case nel Regno Unito. E’ la prima volta, da due anni a questa parte, che i prezzi degli immobili nel Regno Unito subiscono una flessione. La notizia emerge dai dati pubblicati da Nationwide secondo cui è calato dello 0,3% a marzo.
Il dato ha sorpreso gli economisti della City che invece si aspettavano un rialzo dei prezzi, attorno allo 0,4%. Un segnale quindi di rallentamento del mercato immobiliare britannico, non più nel pieno della “febbre del mattone”, ma che invece risente del clima da Brexit. C’erano già stati altri segnali in questo senso: nel mese di febbraio era sceso il numero di mutui approvati, la prima volta negli ultimi sei mesi.
Una tendenza diametralmente opposta a quella che del resto d’Europa in cui invece la crisi del mattone sembra stia allentando la morsa dopo oltre un lustro di bassa pressione e con la ripresa, sia pur leggera, nel 2017, come prevedevano i dati Euribor, sono tornati non solo a salire i prezzi ma a crescere le rate dei mutui a carico delle famiglie.
Tra le banche che hanno spostato in su la lancetta dei tassi nel nuovo anno c’è Intesa San Paolo che, sempre stando ai dati ufficiali Euribor, da dicembre a gennaio ha aumentato gli spread di 50/60 punti base rispetto ai tassi promozionali offerti fino alla fine dello scorso anno che avevano portato a un boom di mutui erogati che ha portato l’istituto di credito torinese a occupare addirittura il 30% del mercato.
Per questo i risparmiatori hanno iniziato a correre ai ripari ricalcolando il debito e chiedendo quindi la surroga o sostituzione mutuo verso quelli più convenienti.
Lo spread è solo uno dei due elementi che concorrono alla formazione del tasso finale del mutuo (il secondo è dato dagli indici Eurirs per i mutui a tasso fisso e dagli indici Euribor per i mutui a tasso variabile). Ma lo spread è l’unico elemento che viene stabilito d’arbitrio dalla banca (perché Eurirs ed Euribor sono indici di mercato che fluttuano quotidianamente al pari di azioni e bond).
Quello che si dovrà capire – probabilmente nel secondo semestre dell’anno – sono le ragioni di questo rialzo.