Libia. Al-Sarraj chiede protezione personale a Trump per se stesso e per i membri del suo governo

di Vanessa Tomassini –

Come riportato dal quotidiano britannico “The Guardian” il presidente del Governo di Accordo Nazionale, Fayez Al-Sarraj, in visita di recente alla Casa Bianca, ha chiesto al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di fornire protezione a sé stesso e ai membri del Consiglio presidenziale a Tripoli. La richiesta è stata tuttavia rigettata. L’amministrazione Trump avrebbe infatti espresso le proprie preoccupazioni riguardo ai recenti crimini di guerra e alle violazioni dei diritti umani da parte di alcune milizie, che riceverebbero il supporto dal Governo tripolino. Il tycoon ha sottolineato il pieno supporto da parte di Washington alla road map delle Nazioni Unite, escludendo con forza qualsiasi intervento militare, confermando che la via del dialogo resta l’unica percorribile per una reale riconciliazione del paese nordafricano. L’incontro è stato visto come un passo avanti, segnando un interesse diretto verso la Libia, che era stata trascurata dalla politica estera americana negli ultimi anni. Pieno supporto quindi anche dagli Usa alla Missione in Libia delle Nazioni Unite (Unsmil) di Ghassan Salamè, il quale ha cercato di mantenere vivo il processo di pace con un nuovo piano d’azione per riconfigurare il governo di transizione, rendendolo più efficace nella fornitura di servizi non solo a Tripoli, ma in tutto il paese. L’alto rappresentante Unsmil, a Roma, in occasione dei Med Dialogues, ha anticipato una conferenza nazionale nei primi mesi del 2018, alla quale dovrebbero seguire le elezioni politiche, per cui correranno sia Serraj ed altri esponenti dell’attuale governo di Tripoli, sia il generale cirenaico, Khalifa Haftar.