Libia. Alfano sente Salamé, ‘pieno impegno per garantire l’unitarietà della sua azione’

di Vanessa Tomassini –

Un comunicato stampa della Farnesina riporta di una lunga telefonata tra il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano con il Rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassam Salamé.
Il colloquio ha fatto seguito all’intervento del rappresentante speciale al meeting sulla Libia avvenuto in Congo, il 9 settembre dove Salamé, rivolgendosi al presidente della Repubblica del Congo e al presidente del Comitato di Alto livello dell’Unione Africana sulla Libia, aveva espresso “la necessità di agire in unione, in uno spirito di coordinamento non competitivo, in un approccio di complementarità e non di unilateralismo, con l’obiettivo primario di aiutare i nostri amici libici a non trovarsi in una divisione ulteriore”.
Il colloquio precede, come si legge nel comunicato “la riunione ministeriale di Londra, che vedrà la partecipazione tra gli altri anche degli Emirati Arabi Uniti e dell’Egitto” e “la riunione sulla Libia durante la 72ma Assemblea generale delle Nazioni Unite”, come anticipato da Salamè nel suo discorso al Concilio di sicurezza delle Nazioni Unite del 28 agosto scorso.
L’Italia tramite Alfano ha confermato a Salamè, il quale aveva espresso dubbi sulla confusione che si può generare dalle numerose iniziative dei diversi attori in Libia, il “pieno impegno per garantire l’unitarietà dell’azione del Rappresentante speciale, evitare dispersioni e tenere unita la comunità internazionale a sostegno del negoziato in corso”, auspicando che l’Unhcr e l’Oim, “agenzie alle quali la Farnesina fornisce importanti finanziamenti – si legge nel comunicato – siano al più presto pienamente operative in Libia a tutela delle condizioni dei migranti e del rispetto dei diritto umani”.
Salamè è stato il primo rappresentante speciale a visitare la città di Zintan dal 2014 e gode di una grande stima tra i libici. Il suo recente viaggio gli ha permesso di comprendere a pieno la questione libica e l’importanza di un percorso da compiere vista la scadenza il 17 dicembre dell’Accordo politico nazionale, “per dare concretezza in prospettiva al percorso verso le elezioni e quindi, successivamente, di procedere alla nomina delle massime cariche istituzionali”. “Salamé ha fatto presente che vi è consenso anche sul fatto che si debba arrivare presto alla riforma di tale accordo al fine di evitare un vuoto di potere e si è detto pienamente consapevole della necessità di coinvolgere tutti gli attori rilevanti per assicurare la piena inclusività del dialogo e l’unificazione delle istituzioni”.
Inoltre l’inviato dell’Onu e il ministro Alfano si sono trovati d’accordo “sul bisogno di far ritornare l’UNHCR in Libia in tempi rapidi”, argomento già discusso da Salamè con l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. In quest’ottica “ Salamé ha ringraziato il titolare della Farnesina per l’azione della diplomazia italiana sia in Libia che a New York”.