Libia. Dissensi e disordini contro le elezioni

di Vanessa Tomassini –

L’Alto rappresentante della Missione di Supporto in Libia delle Nazioni Unite (Unsmil), Ghassan Salamè, continua a parlare di elezioni per i primi mesi del 2018, ma in molti sembrerebbero non essere d’accordo. La scorsa settimana era stato il consigliere politico dell’Alto Consiglio di Stato, Ashraf al-Sheh, a muovere alcune critiche verso Salamè accusandolo di seguire lo stile dei suoi predecessori in quanto proponente un piano che non sarebbe risolutivo. Al-Sheh, parlando ad un canale televisivo locale, ha dichiarato che l’Alto rappresentante Unsmil ha parlato continuamente di elezioni senza rispondere se le Nazioni Unite sono pronte a inviare squadre di monitoraggio in tutte le città libiche o meno, in modo da poter controllare la legittimità e il corretto svolgimento delle elezioni. Tuttavia a preoccupare maggiormente non sarebbero le reazioni del mondo politico, bensì un’ondata di violenze che hanno già preso di mira i futuri seggi elettorali e i cartelli indicanti le elezioni. I disordini si sarebbero verificati sia nella zona Est che nel Sud libico, come dimostrano alcuni filmati che iniziano a circolare sui social e con cui, i più moderati, fanno appello alla missione delle Nazioni Unite, avvertendo che “questo è il destino delle elezioni signori”.