Libia. Haftar ordina ai cittadini africani di lasciare il Paese entro il 17 marzo

di Vanessa Tomassini

In quello che sembra essere un comunicato attendibile del Comando Generale dell’autoproclamato Libyan National Army, il Generale Khalifa Haftar ha ordinato a tutti i cittadini africani provenienti dai Paesi vicini di lasciare immediatamente il Paese entro il 17 marzo, avvertendoli di non aderire alle milizie in combattimento da qualche giorno nel Sud, dove sono in corso scontri tra le brigate di Tebu e Suleiman. Tale dichiarazione smentirebbe di fatto le accuse mosse verso il cirenaico, accusato da molti di essere lui stesso a reclutare miliziani stranieri per destabilizzare l’area del Fezzan, contro le brigate sotto l’egida del Governo di Accordo Nazionale. Malgrado il Generale sti affrontando seri problemi anche nella città di Bengasi e il Sud non sia assolutamente sotto controllo di nessuno, nonché meno dell’esercito nazionale, ha minacciato di utilizzare tutti i mezzi militari disponibili, comprese truppe aeree nonché di terra, per cacciare coloro che minacciano la sovranità libica. Dopo gli scontri scoppiati a Sebha, il Generale aveva già avvisato nei giorni scorsi attività di perlustrazione e monitoraggio per verificare la presenza di gruppi armati provenienti da Ciad, Mali e Sudan, come denunciato dalla comunità locale. Haftar ha anche chiesto agli anziani delle tribù del Sud di non fornire alcun aiuto o assistenza a qualsiasi cittadino africano.