Libia. Missione imprenditoriale italiana a Tripoli contro il terrorismo. Via al Forum economico italo-libico

di Vanessa Tomassini –

Ancora una volta il mondo reagisce con la normalità agli eventi di matrice terroristica che cercano di destabilizzare e minacciare i normali processi sociali, civili ed economici della quotidianità. Un’ottima risposta è stata l’inaugurazione del Forum economico italo-libico, organizzato dalla Camera di commercio in collaborazione con l’ambasciata di Libia in Italia. L’evento, che era stato annunciato lo scorso marzo, si è svolto regolarmente presso la splendida cornice dell’Hotel al-Waddan, a pochi passi dall’ambasciata d’Italia a Tripoli. Dopo aver chiesto un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato terroristico di due giorni fa alla sede dell’Alta commissione elettorale nazionale, il presidente del Consiglio del Governo di Accordo Nazionale, Fayez al-Serraj, ha aperto i lavori affermando che “Stiamo ancora affrontando oggi le sfide alla sicurezza, considerato quello che è successo mercoledì alla commissione per le elezioni a Tripoli”. “Un simile attacco terroristico è simile a quelli che colpiscono l’Europa ed altri paesi arabi, questi crimini hanno bisogno di sforzi congiunti in tutto il mondo per mettergli fine una volta per tutte”, ha aggiunto al-Serraj, rivolgendosi alla platea di imprenditori e personalità del mondo politico, tra cui il vice-ambasciatore italiano ed alcuni ministri del governo. Nel desiderio di dimenticare il passato, il presidente al-Serraj ha auspicato una stretta collaborazione tra Libia ed Italia coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato in attività di fondamentale importanza per i due Paesi, come il contrasto all’immigrazione irregolare ed ogni tipo di traffico illegale attraverso la promozione del settore della pesca marittima e creando progetti economici e turistici lungo la costa, senza dimenticare il necessario sviluppo delle regioni meridionali del Paese nordafricano. Il presidente della Camera di commercio Italo-Libica, Gianfranco Damiano, ha espresso il forte desiderio italiano di essere parte integrante del processo di stabilizzazione, normalizzazione e ricostruzione del paese, sottolineando l’importanza di questa partnership tra Libia ed Italia nei più svariati settori, da quello petrolifero alle infrastrutture. Durante la sua visita, la missione italiana ha avuto modo di attendere e partecipare alla presentazione di progetti ed analisi, con l’obiettivo di dare slancio non solo a collaborazioni tecniche, ma anche culturali e scientifiche. L’organizzazione ha dovuto tuttavia rinunciare alla visita a Bengasi per via del recente mutamento dei contesti locali, il che lascia intuire la voglia di interagire anche con la zona orientale del paese nordafricano nel prossimo futuro.