Libia. Nuovo attentato terroristico a Bengasi, esplosioni in una moschea durante le preghiere

di Vanessa Tomassini – 

Ancora morti a Bengasi, dove il terrorismo ha preso di mira alcuni gruppi religiosi. Questa mattina un’esplosione nella moschea Khalil al-Maqsabi nella zona di Majouri, durante il rito musulmano del venerdì ha fatto registrare diversi morti e almeno 60 feriti, secondo quanto riportato dal canale 218, che cita il ministro della Salute del Governo ad interim, Saad Akoub. Non ancora chiari i numeri delle vittime, il portavoce dell’ospedale di Al-Jalaa ha parlato di “numerose vittime” ed ha invitato ai cittadini a donare sangue per i feriti; al momento ci sarebbero inoltre problemi anche sulle linee telefoniche, probabilmente interrotte per ragioni di sicurezza.
Secondo le prime ricostruzioni l’esplosivo è stato fatto detonare proprio all’interno della moschea con l’obiettivo di uccidere più persone possibile. Immediata la reazione del mondo politico. Abu Qasim Qazit, membro dell’Alto Consiglio di Stato, ha espresso le condoglianze al popolo di Bengasi definendo “barbaro” l’attentato terroristico, sottolineando che quanto sta accadendo dimostra quanto sia importante giungere quanto prima all’unificazione delle istituzioni e delle forze di sicurezza del paese. Qazit ha anche aggiunto che l’attentato, il secondo in meno di due settimane, rappresenta un chiaro attacco all’Islam politico. La città di Bengasi era stata sconvolta già lo scorso 23 gennaio quando due autobomba avevano preso di mira la folla di fedeli in uscita dalla moschea di Baida al-Radwan.