Lifeline: la nave carica di migranti respinta da Italia e Malta

Toninelli, 'se arriva la sequestriamo'.

Notizie Geopolitiche –

La Spagna sta coordinando i soccorsi della “Lifeline”, la nave da diporto carica di 239 migranti raccolti in prossimità delle acque libiche e la cui ong noleggiante, un’ong tedesca, si è rifiutata di recarsi in Libia a riportare il suo “carico” nonostante l’ordine della locale Guardia costiera.
Lo ha reso noto il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell, il quale ha preso contatti con Malta, Francia e Italia dopo che quest’ultima ha negato il permesso di attracco. Il portavoce del governo spagnolo, Isabel Celaà, è inoltre intervenuta per affermare che il premier Pedro Sanchez sta lavorando “per un asse formato da Spagna, Francia e Germania” al fine di affrontare la questione migratoria, “che effettivamente fa parte dell’agenda politica europea”.
Siamo, insomma, davanti ad un nuovo caso Aquarius, con la Lifeline sovraccarica ben oltre le proprie capacità e l’Italia che intende dare un chiaro segnale nei confronti delle ong e dell’Unione Europea.
Dopo che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha affermato che la nave, battente bandiera olandese, dovrà portare i migranti in Olanda, dal paese nordeuropeo si è fatto sapere che tale nave non risulta registrata nei propri elenchi.
L’ong tedesca, la Mission Lifeline, ha reso noto attraverso Twitter che il natante è registrato pressi il Watersportverbond, una federazione velistica dei Paesi Bassi, dove però è registrata come “pleasure craft”, nave da diporto.
Una nave “pirata” o “fantasma” per il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, il quale ha minacciato che se la nave attraccherà in un porto italiano verrà sequestrata “per avviare l’inchiesta di bandiera” ed il personale arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Malta – com’è di consuetudine – intanto si chiama fuori nonostante il pressing italiano fa sapere di non aver avuto richieste di intervento per cui il suo porto rimane chiuso.
La Lifeline al momento viaggia con il transponder spento, anche se la nave viene data approssimante tra la Libia e Malta.
Intanto l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha riferito che in sei mesi sono mille i migranti morti nel Mediterraneo, per cui viene richiesta “un’azione internazionale urgente per rafforzare gli sforzi di salvataggio in mare da parte di tutti i principali attori coinvolti, comprese le Ong e le navi mercantili, in tutto il Mediterraneo”.

La posizione della Lifeline il 14 giugno 2018.