Macedonia. Sottoscritto l’accordo per la modifica del nome in “Macedonia del Nord”

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Al fine di ottenere il via libera della Grecia all’adesione all’Unione Europea, il governo di Skopje è dovuto scendere a compromessi circa il nome del paese, Macedonia, contestato da Atene sin dalla frammentazione dell’ex Jugoslavia e dalla nascita della Repubblica di Macedonia nel 1991.
Già nel 1993 per entrare a far parte delle Nazioni Unite la Macedonia aveva dovuto accettare la denominazione provvisoria di “Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia (Fyrom).
Il fatto è che la regione greca di Salonicco pure si chiama Macedonia, per quanto tutta l’area anticamente portava lo stesso nome e comunque i confini della Macedonia classica sono mutati più volte nei secoli.
Fatto sta che dopo mesi di lavoro i ministri degli Esteri dei due paesi, rispettivamente Nikola Dimitrov (Macedonia) e Nikos Kotzias (Grecia), si sono ritrovati sulla sponda greca del Lago di Prespa, diviso a metà tra i due stati, per sottoscrivere l’accordo di compromesso sul nome del paese di Skopje, che sarà “Repubblica di Macedonia del Nord”.
Presenti con i due capi della diplomazia i premier Zoran Zaev e Alexis Tsipras, il mediatore Onu Matthew Nimetz, l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e il commissario europeo all’allargamento Johannes Hahn.
Ora l’accordo dovrà superare la prova del parlamento, ma specialmente in Grecia si è levata la protesta di un’opinione pubblica che proprio non vuole accettare la condivisione neppure parziale del nome della regione, e già nel governo Tsipras si sono levate posizioni contrarie.
La Pesc Federica Mogherini ha parlato di “giorno storico. Ricordo i primi passi del negoziato, molti erano scettici”, ma “Grazie all’impegno, al coraggio e alla leadership, il processo negoziale è andato avanti e si è concluso positivamente”.
Il premier greco Alexis Tsipras ha detto che “è venuto il tempo di cantare di nuovo canzoni felici nei Balcani, e oggi si compie il primo, coraggioso passo in questa direzione. Il nostro obiettivo è che questa canzone felice la cantino a lungo le future generazioni, nella nostra e nella vostra lingua, nella nostra e nella vostra terra, il nostro e il vostro popolo. Una canzone che celebra la pace“.